La Venexiana Ma come ha fatto a ridursi così? È il ...

Rourke arriva con un gorilla al seguito, che in braccio tiene il suo chihuahua di 15 anni, per il quale ha preteso una stanza privata all'Hotel Excelsior. Lo poggia delicatamente su un grande cuscino bianco durante le interviste, e si concede ai giornalisti per parlare del suo film in concorso, The Wrestler, che riporta Darren Aronofsky a Venezia a due anni dalla delusione di The Fountain. Lo ricordavamo bellissimo in Orchidea Selvaggia, ma di quell'uomo non è rimasta traccia. Il viso gonfio, butterato, sfigurato da abitudini sregolate, e da un chirurgo sbagliato: se le sue assistenti non allontanassero i fotografi in modo così brusco (note le sue risse con i paparazzi), nessuno intuirebbe che dietro a questa maschera grottesca ci sia proprio lui. Il film sembra quasi un ritratto del suo protagonista: la leggenda del wrestling anni '80 Randy "Ram" Robinson al centro di uno sguardo doloroso, nostalgico e commovente; intorno a lui, altri ex lottatori, invecchiati e appesantiti. Non si può negare il carisma di quest'uomo dal grande passato: gentile con i giornalisti che conosce, esplicito con le donne, determinatissimo nel lavoro. Non vuole farsi immortalare con l'amministratore delegato di una azienda che lo ospita, perché "pubblicità gratis non ne fa", ma risponde alle domande dell'inviata di una piccola televisione privata del centro Italia, in cambio del suo numero di telefono. La giornalista si chiama Giada, è molto carina, slanciata e intraprendente: non se l'aspettava di entrare nelle grazie istantanee dell'attore, e si divide tra la felicità da scoop e l'imbarazzo di una proposta esplicita in pubblico. Ormai è troppo tardi per tirarsi indietro: Rourke si è fatto riprendere, lei deve correre il rischio di farsi prendere. L'assistente del divo trascrive il suo numero e la lascia con un "see you soon". Chi lo conosce, assicura che la chiamerà a breve.