Nessun omaggio per le dive, orchidee solo alle «p.r.»

Le attrici hanno cominciato a lamentare la poca generosità dei loro ammiratori negli anni '70. Greta Garbo, Jayne Mansfield, Mary Pickford, Judy Garland, Marilyn Monroe, Sophia Loren, Brigitte Bardot, Gina Lollobrigida, Silva Koscina, si risvegliavano coperte di fiori. E non erano mai abbastanza. Servivano diamanti, e fiumi di champagne per essere all'altezza di un loro sorriso. A Eartha Kitt, amica di James Dean e musa di Orson Welles, recapitarono in Hotel a Istanbul una scatola piena di perle e pietre preziose. Ma lei, terrorizzata dai racconti che aveva sentito sugli harem, non li accettò; non le costò nemmeno troppa fatica resistere alla tentazione di qualche smeraldo - racconta- regali del genere erano all'ordine del giorno. Ma la parità ha il suo prezzo. Come hanno un prezzo molte soubrette - dicono i maligni - quindi cadeaux costosi non servono più. Seguiamo il fiorista, e sbirciamo sul bigliettino. La nostra intuizione era esatta, e lui conferma: pochi omaggi alle divine dello schermo qui alla Mostra del Cinema, molti di più alle anziane consorti. Da qualche anno poi, un'altra categoria di donna è entrata nell'immaginario collettivo: la P.R.! Nel circus dei festival le più corteggiate sono loro: gestiscono le interviste, gli incontri col cast, gli inviti alle feste. Una su tutte: Tiziana Rocca. La titolare della TRC, una delle agenzie di organizzazione eventi più quotate in Italia, è ancora sotto shock per il regalo consegnato a Clooney due sere fa: dentro doveva esserci un orologio di Morellato, invece il povero George ha scartato un pacchetto vuoto, e a Venezia è scattata la caccia al ladro. Le orchidee sono proprio per lei, che oggi presenta fuori concorso il film «Vinyan» di Fabrice du Welz, ma soprattutto con l'occasione festeggia il suo compleanno: qualche candelina da spegnere in un Gala Dinner al Casinò di Ca' Vendramin Calergi. Chissà che i fiori siano un gesto galante, e non un modo per rimediare un invito.