Dina D'Isa d.disa@liltempo.it Riflettori accesi da ...

Tanto per cominciare, l'hotel Carlton servirà 800 chili di aragoste ed astici, 25 di caviale e più di 10.000 bottiglie di champagne verranno stappate. In questa 61esima edizione sono tanti i film italiani presenti, in concorso e non. Ma lo sbarco tricolore sulla Croisette mostra però al cinema la parte peggiore dell'Italia, tra camorra, l'ombra lunga della mafia sulla politica e il razzismo. In concorso "Gomorra" di Matteo Garrone e "Il divo" di Paolo Sorrentino, entrambi con Toni Servillo protagonista. Il primo, tratto dall'omonimo libro di Saviano, è il racconto senza speranza di come la camorra tiene in ostaggio con la sua violenza e i suoi traffici, spazzatura compresa, una regione, ma anche una non piccola parte dell'economia del nostro paese. Mentre "Il divo" di Sorrentino è una sorta di biografia del senatore a vita Giulio Andreotti, al centro, tra l'altro, di una presunta collusione con la mafia, in realtà poi smentita dopo una lunga vicenda giudiziaria. Sempre nella selezione ufficiale, ma fuori concorso, c'è "Sangue pazzo" di Marco Tullio Giordana che mette in scena l'Italia fascista e quella di Salò, attraverso la storia un po' melo della coppia, in puro stile dannunziano, composta da Osvaldo Valenti (Luca Zingaretti) e Luisa Ferida (Monica Bellucci). Una coppia celebre nella vita, oltre che sullo schermo, di due divi dei telefoni bianchi che vennero poi giustiziati dai partigiani poche ore prima della liberazione, mentre nella vita privata della coppia dominava disordine, cocaina e promiscuità sessuale. Infine, ci sarà a Cannes Francesco Munzi con "Il resto della notte" alla Quinzaine des Realisateurs, con una storia ambientata nel Nord Italia in cui convivono diversità, emarginazione e male di vivere. Ne La Semaine de la Critique scende invece in campo il documentario "Forse Dio è malato" di Franco Brogi Taviani, ispirato all'omonimo libro di Walter Veltroni, un viaggio attraverso l'Africa con le storie di questo continente viste dai bambini dediti alla guerra, dalle donne sieropositive e dalla tragica povertà della gente. E ancora, sulla Croisette ci sarà l'attore-regista Sergio Castellitto che farà parte delle Giuria Internazionale. Due i grandi omaggi che Cannes dedica all'Italia: i 70 anni di Claudia Cardinale e il trentennale della Palma d'oro vinta da Ermanno Olmi nel 1978 con "L'albero degli zoccoli". Non mancherà la lussuriosa Asia Argento, nel film di Bertrand Bonello, "De la guerre" (Quinzaine des Realisateurs). Nè Chiara Mastroianni in una pellicola in cui recita con la madre Catherine Deneuve, intitolata "Conte de Noel" di Arnaud Desplechin (in corsa per la Palma). Mentre Giovanna Mezzogiorno è "In The Palermo Shooting" di Wim Wenders - in concorso - nel ruolo di una restauratrice che s'innamora di un fotografo. Tra le star internazionali l'attesa è per Woody Allen con "Vicky Cristina Barcelona", con Scarlett Johansson, Penelope Cruz e Javier Bardem; ma anche per il divertente film d'animazione "Kung Fu Panda" con le voci di Jack Black, Angelina Jolie, Dustin Hoffman e Lucy Liu. Atteso pure l'omaggio di Kusturica a Maradona, con una scena di calcio che dura 12 minuti. Ma su tutti impera "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo" diretto da Spielberg: tutti gli appassionati del grande archeologo lo aspettano ormai da vent'anni. La trama è ancora segreta, ma Harrison Ford (nella foto), 64 anni, invecchiato come il suo alter ego Henry, non esiterà a fare ogni sorta di acrobazie, con l'immancabile cappello in testa e la frusta che sguizza dalle sue mani nodose, adorate - almeno sul grande schermo - da Cate Blanchett e Shia La Boeuf.