Antonio Angeli a.angeli@iltempo.it Una rapinatrice triste e ...

Due solitudini, quella di Marlene - Guerritore, rapinatrice di professione, e quella di Stefano - il giovane Alessandro Sperduti, figlio insoddisfatto, che si incontrano dentro una fuga, dalla vita e dalla realtà. La storia, che si snoda in un viaggio dal Po alla Calabria, con le musiche di Pino Donaggio, racconta la storia dell'adolescente Stefano, orfano di padre e della quarantenne Marlene, evasa, rapinatrice e con un omicidio alle spalle. «Nel periodo dell'adolescenza si tende a rompere gli schemi - spiega Monica Guerritore - e le strade sono due: o trovi un mentore positivo, come lo è stato per me il teatro e Strehler, o cerchi un gemello, un compagno con cui dividere atti di violenza e anarchia, come nel film succede a Stefano. Il bello di questa storia però - continua la protagonista - è che qui ci si rende conto che questa deve essere solo una fase, un percorso, da cui si deve uscire. Quando ho visto il montaggio del film per la prima volta ho pianto. La Rai ha avuto il coraggio di raccontare un personaggio che ha bruciato ormai la propria esistenza ma che in fondo trova la forza di liberarsi da tutto con un gesto di altruismo». Al fianco della Guerritore, presto nel film «Un giorno perfetto» di Ozpetek, il 20enne Alessandro Sperduti - già in «Orgoglio» e «Distretto di polizia» e prossimamente nella serie Mediaset «I Liceali».