Tinto Brass: «Meglio vietare le impiccagioni»

Siamo in un'epoca di completa decadenza» dice Tinto Brass, uno che di censura se ne intende visto che tutti i suoi film, da «L' urlo» a «Caligola» sono stati, come minimo, vietati, quando non sono incappati in annosi processi o sequestri. E aggiunge: «Quello che i censori temono è, come sempre, il sesso: scommetto che se i maya fossero stati mostrati col pisello di fuori "Apocalypto" l'avrebbero censurato». «Un tempo gli intellettuali, i giornalisti, gli autori - continua il regista - si mobilitavano contro le forbici della censura, oggi la invocano. Non capisco perché invocare la censura per un film quando si può tranquillamente vedere l'impiccagione di Saddam Hussein in tv».