Prince ritorna con un inno alla migliore black music

Una sorta di matrimonio obbligato per un talento enciclopedico che fonda la sua musica sulle radici del jazz e proprio sul repertorio di quei personaggi che hanno fatto grande la Motown. Come sua abitudine Prince compone la sua musica con molti elementi diversi e suoni modernissimi accanto a sonorità più classiche come per esempio il "Te amo corazon", il primo singolo dell'album, delizioso brano in stile cubano cantato in spagnolo che dimostra anche l'originalità di un personaggio che affronta la classifica con dei suoi da jazz club. I musicisti chiamati a suonare in "3121" sono alcuni suoi vecchi collaboratori come il formidabile batterista Michael Bland ma ci sono anche figure come Maceo Parker, storico sassofonista di James Brown assunto in pianta stabile da Prince che aveva "campionato" il suo sax in un pezzo di due anni fa che lo aveva riportato in classifica e che ha fatto conoscere il glorioso solista anche alle platee più giovani. È proprio questo continuo rimando tra passato e presente la qualità più bella di questo disco che è contemporaneamente una meraviglia tecnologica e un'esibizione di tecnica vocale e strumentale registrato in quei Paisley Park Studios che sono non solo la "tana" di Prince ma anche uno dei più avanzati studi di registrazione del mondo. Davvero "imperdibili" le foto che illustrano il libricino dell'album e che sono una guida alla casa privata di Prince: una residenza tra lo Scarface di Al Pacino e Dallas che dice molto sul tipo di ispirazione che questo musicista imprevedibile e geniale continua ad avere.