La Mezzogiorno firma il manifesto

Si tratta di un film nel segno della libertà assoluta e fuori dagli schemi che, scavalcando la distribuzione nelle sale, apre nuovi scenari nel sistema di produzione cinematografica. Dopo «Occhi di cristallo» Eros Puglielli ha infatti pensato ad una nuova formula, tornando dietro la macchina da presa con «AD Project», thriller onirico interpretato, fra gli altri, da Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea, Marco Bonini, Rolando Ravello, Eleonora Mazzoni e Giorgio Albertazzi. Il film è il primo prodotto di un vero e proprio manifesto che segue il sistema The Coproducers (www.thecoproducers.org) e che elimina la figura del produttore come unico proprietario del film. Infatti, tutto il cast tecnico e artistico è proprietario dei diritti di sfruttamento dell'opera, ovvero è il produttore dell'opera stessa. Le differenti quote di proprietà sono date dal proprio apporto lavorativo e dal valore che questo apporto ha in termini di denaro. «Per un film che vive di suggestioni come questo — ha spiegato la Mezzogiorno — e difficile da spiegare a un produttore questa formula produttiva era l'unica cavalcabile. Uscire in Dvd è tutt'altro che una condizione carbonara. Anzi questo Dvd è simile a un libro, offre la possibilità di rivedere meglio l'opera. E si potrebbe fare una collana arricchendolo di altri film. Questo lavoro sul set è stato di sicuro più libero. Abbiamo fatto quello che volevamo e la libertà di creare senza condizioni è impagabile Dopo aver girato in India "Lezioni di volo" di Francesca Archibugi e dopo il passaggio a Hollywood per la candidatura de "La bestia nel cuore", tornerò davanti alla macchina da presa a Roma il 20 aprile con Valerio Mastandrea, in un'opera prima dal titolo "Notturno Bus" di Davide Marengo. È importante dare spazio ai giovani nel cinema. Nel film, ispirato a un romanzo noir, sono una ragazza che vive falsificando i documenti e che, scappando, si ritrova a salire su un autobus notturno guidato proprio da Mastandrea». Il manifesto è nato nell'aprile 2005 da un'idea di Puglielli, Bonini e Gabriella Blasi. La premessa dichiara apertamente che The Coproducers è un «sistema produttivo rivoluzionario per far rinascere il cinema italiano. È un sistema a disposizione delle nuove forze del cinema internazionale che libera i cineasti professionisti dal ricatto artistico e finanziario dei circuiti produttivi ufficiali». Dor. Mor.