In 16 canzoni la Babele di Cocciante

Goldman, Voss, Boublil, molteplici le mani lì chine sul foglio a scrivere testi. Ma la firma preferita è soltanto una, ed è quella di Pasquale Panella. E nel disco di Cocciante, anziché parlare di quello che c'è forse sarebbe più opportuno parlare di ciò che non c'è. Non ci sono solo canzoni d'amore, sebbene il testo «Ella» dimostri il contrario («Ella es la vida que me invita a sonar»), e la commovente «Sulle labbra e nel pensiero» insieme a «Cuando tù» facciano altrettanto. Non ci sono canzoni patriottiche, sebbene Panella, per il disco e per Cocciante, abbia scritto «Tu Italia» («Tu Italia e io con te, Italia»), la terza di una saga e l'ennesima di una tradizione che passa per Leopardi; parla la lingua della musica e delle citazioni musicali - c'è il tributo ai Pink Floyd con «Echoes», testo in inglese scritto da Tonio K che inizia con la citazione di «When I was a Child» - con i brani «Songs», scritta a dieci mani e «Beatles generation», «La musica senza perché», firmato Ruggeri. «E magari qualcuno ci terrà presente, considerando quelle melodie che scaldano l'anima e leggono l'anima», come recita il testo. Non ci sono, ancora "songs" metal, sebbene il metal abbia influenzato, a detta del cantautore, l'intero disco. La musica antecede le parole che si adagiano sulle note di un Cocciante esigente, quasi incontentabile nel dover «indirizzare gli autori dei testi. Panella, finora, è stato uno dei pochi che è riuscito a soddisfarmi. Nel testo di "Giulietta e Romeo" non sono stati pochi gli ostacoli che ha dovuto superare». E qual è allora il posto di Panella, in un via vai di note e spartiti, parole e rime baciate? Il paroliere per eccezione non può non far tornare in mente le polemiche per "quella storia" con Lucio Battisti, accanto al quale sopravvenne nel momento in cui abbandonò Mogol alla ricerca di nuove strade, tuffandosi in «un periodo astratto», come Cocciante ha definito il periodo in cui fu catapultato Battisti quando Panella iniziò a scrivere per lui. «Un periodo astratto» che servì a Battisti perché un secondo Mogol non sarebbe stato possibile e, tanto meno sarebbe stato possibile un paroliere paragonabile a Mogol. E se Panella è un personaggio e una questione da difendere con i denti «perché nel nuovo disco è riuscito nell'impresa impossibile di unire - nel testo "Sulle labbra e nel pensiero" - l'idea di amore spirituale e carnale», quella a rimanere aperta, di questione, riguarda Zard, ex paroliere del cantante con il quale sono «sopraggiunti problemi umani e professionali» ma, bene inteso, niente litigi. Accanto al cd ci sono un dvd e una tournée, che prenderà il via nel 2006. Il dvd racconta un concerto-tipo (le riprese sono state effettuate nello stadio di Brno) e la storia della nascita e della creazione dei testi delle canzoni: lo studio, i momenti di scoraggiamento, la vita di tutti i giorni, le tazzine di caffè e le zuppe da servire agli altri musicisti. Sullo sfondo, in secondo piano e sfumata, la città di Dublino, dove il musicista si è trasferito con il figlio quindicenne perché «in linea generale, non mi piace la troppa popolarità, non mi piace camminare per strada ed essere riconosciuto da tutti». Il dvd è, insieme, concerto dal vivo, vita vissuta, animazione di personaggi protagonisti di storie fantastiche tutte da raccontare.