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«AMICI PER LO SPAZIO»

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«La pellicola, in cartoni animati, a cui sto lavorando assieme a mio figlio Vittorio che ne è il regista - svela - è un progetto inseguito da tempo. Il titolo "Amici per lo spazio" è mutuato dall'omonimo libro scritto da mio figlio. Abbiamo iniziato il film due anni fa, scegliendo Londra come sede privilegiata perché l'Inghilterra è all'avanguardia nelle tecnologie computerizzate. "Amici nello spazio" è tutto realizzato al computer con una gran folla di personaggi. Abbiamo bisogno ancora di sei mesi per la conclusione ed il montaggio. Subito dopo approderà nei cinema di tutto il mondo». «Al centro della pellicola c'è l'intenso rapporto di complicità e di affetto tra un nonno ed il nipotino - continua Rambaldi - Il vecchio, dilettante astrofisico, trasmette al piccolo tutto il suo sapere. Un giorno arriva un'astronave piena di bambini extraterrestri che subito fraternizzano con i coetanei della terra. Le grandi folle di bambini sono state le scene più difficili da realizzare. Dopo una lunga permanenza sulla terra, quando giunge l'ora di tornare sul loro pianeta, i piccoli alieni si accorgono che l'astronave è guasta. Ma il nonno ed il nipotino, aiutati da un amico, trasformano un vecchio silos in un'astronave che consente ai piccoli alieni di rientrare a casa». Sull'animazione e gli effetti speciali italiani, Rambaldi dice: «È come se fossimo indietro di tre secoli rispetto agli Usa. Dobbiamo vincere i campanilismi ed lavorare in modo corale». Mar. Cat.

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