«CHE NE SARÀ DI NOI» BATTE ANCHE «LA MEGLIO GIOVENTÙ» E «NON TI MUOVERE»

«Non ci posso credere, si sono sbagliati», dice sopraffatto dall'emozione Silvio Muccino (nella foto sopra), protagonista con Violante Placido, entrambi candidati. E anche Veronesi stenta a credere di aver sorpassato «La meglio gioventù»: «Pensavo che il film di Marco Tullio Giordana facesse piazza pulita, mi è piaciuto molto, come anche quello di Castellitto». Non c'è la candidatura per la regia, ma «il film ha fatto centro perchè è entrato nel cuore delle persone» si consola Veronesi. Si unisce ai festeggiamenti il produttore Aurelio De Laurentiis, artefice dell'incontro tra Silvio Muccino e Giovanni Veronesi: «Per la prima volta vengono presi in considerazione i giovani». Esulta anche Sergio Castellito (nella foto a destra), fiero di aver raggiunto 11 candidature alla sua opera seconda da regista: «Sono quasi esordiente» dice ringraziando Penelope Cruz, che si è prestata a parlare italiano, e la moglie Margaret Mazzantini, che insieme a lui ha firmato la sceneggiatura «tirandola fuori con grande sforzo» dal suo romanzo. I 689 giurati dei premi David, gli Oscar italiani che saranno assegnati il 14 aprile, hanno apprezzato anche la commedia sentimentale «Agata e la tempesta» di Silvio Soldini, un regista che con «Pane e tulipani» aveva stravinto l'edizione del 2000. Per lui ci sono otto candidature, sette per il film sul rapimento Moro di Marco Bellocchio «Buongiorno notte» e cinque per tre film molto diversi tra loro: «Io non ho paura» di Gabriele Salvatores, che ha rappresentato l'Italia agli Oscar senza però entrare nella cinquina, «Caterina va in città» di Paolo Virzì, un film che come quello di Veronesi parla di adolescenti, e «Cantando dietro i paraventi» del maestro Ermanno Olmi. Resta invece quasi a mani vuote Bernardo Bertolucci con il suo «The dreamers» (una candidatura per il montaggio, ma era doppiato in italiano e quindi non candidabile in varie categorie). E anche il campione d'incassi della stagione, «Il paradiso all'improvviso» di Leonardo Pieraccioni, si deve accontentare di una nomination (per l'attrice non protagonista Anna Maria Barbera, la Sconsy televisiva) così come il film di Carlo Verdone «L'amore è eterno finchè dura» dove il regista ottiene una candidatura come attore protagonista.