di FAUSTO GIANFRANCESCHI MAASTRICHT, città olandese fondata dai romani nel I secolo avanti ...

Ma ha anche un altro privilegio: ospita ogni anno il più famoso e importante Salone internazionale dell'arte e dell'antiquariato. Originariamente il Salone richiamò l'attenzione dei collezionisti esponendo principalmente le opere degli artisti olandesi e fiamminghi, ma attraverso gli anni si è esteso accogliendo mercanti di tutto il mondo, esponendo dipinti di tutte le scuole europee, oggetti di ogni genere e di ogni epoca, dall'antichità classica a oggi. Quest'anno il Salone — presentato a Roma nella residenza dell'ambasciatore d'Olanda — si svolgerà dal 5 al 14 marzo e si annuncia più ricco che mai. Lo so, ci sono i puritani che criticano questo tipo di manifestazioni per la loro natura mercantile; ma ormai i venditori più scelti e raffinati sono dei veri e propri operatori culturali che con le loro ricerche approfondiscono la conoscenza della storia dell'arte, favoriscono incontri e scambi che incrementano l'apprezzamento delle cose belle. Si dice anche che attraverso queste cessioni i patrimoni nazionali si impoveriscono; ma è vero il contrario, perché non è raro il caso di collezionisti e galleristi italiani che comprano e riportano in patria opere di pregio conservate all'estero. D'altra parte il mercato, altro aspetto positivo, si svolge alla luce del sole, per cui possono intervenire anche i rappresentanti delle istituzioni pubbliche. Per esempio, consiglierei al nostro ministero per i Beni culturali di tenere d'occhio l'offerta di una galleria parigina che espone dieci dipinti di Luca Cambiaso, e anche la proposta di un mercante anglo-americano che espone una pala d'altare di Giuseppe Maria Crespi: sono opere rare e preziose da acquistare e da far rientrare in Italia, per destinarle rispettivamente ai musei di Genova e di Bologna. Solo questo accenno dà l'idea della qualità della Fiera. Fra gli altri dipinti in mostra mi limito a segnalare alcune curiosità di alto livello, come il ritratto dell'Elettore Johann Friedrich dipinto in veste di Ercole con Onfale da Lucas Cranach il Giovane, o il ritratto a figura intera di Rembrant dipinto in abito orientale da un suo abile allievo. Tra gli espositori figurano anche galleristi italiani; per esempio Cesare Lampronti di Roma porta un bel dipinto di Giambattista Tiepolo. Nella sezione dei gioielli si vedranno dei pezzi «storici» come una collana appartenuta a Giuseppina, moglie di Napoleone, e una coppia di spille appartenute alla collezione della corona russa. Anche l'arte classica è magnificamente rappresentata, tra l'altro con un elmo frigio in bronzo del IV secolo avanti Cristo, gustosamente decorato. Così incalza e si allarga il fantastico girotondo delle opere d'arte.