di ALESSANDRO GIANNOTTI NEW YORK — Dimostrazione di animalisti ieri mattina davanti ...

Tutto questo mentre all'interno si svolgeva la sfilata di Bill Blass che mandava in passerella davanti agli occhi estasiati di Carole Alt marabù bianchi a mega pois neri, o abiti con colli di visone ricamati in oro, con una rediviva Pat Cleveland che riscuoteva applausi con il cappotto corto di lana a doppio petto e chiuso da alamari dal sapore militare. Visone, ma anche castoro per colli e polsi dei tailleur di Marc Jacobs con sotto gonne in tweed al ginocchio e camicette col fiocco come portavano le working women negli anni '70. I cappottini sono color menta. Pareva invece di essere in una puntata di Sex and the City da Narciso Rodriguez con Sarah Jessica Parker e Kristina Davis sedute in prima fila. Tra le proposte più interessanti il cappotto nella mischia cachemire-lana aderente al corpo per poi allargarsi e l'abito fasciante color ghiaccio con zip fino al collo. E ieri è stata la volta anche dell'unico italiano presente sulle passerelle della Grande Mela, Roberto Menichetti (già responsabile creativo per Burberry), con atelier a Gubbio e sede della holding a New York. Un debutto il suo con una collezione per lei e per lui basata su minimalismo e linee pulite in cui cachemire e cotoni si sposano alla perfezione con fibre iper-tecnologiche. Lo ha dichiarato lei stessa, Laura Bush, che il suo stilista preferito è Oscar de La Renta. Belli i cappotti in tweed bianco/nero ricamati in argento e impreziositi da morbido lapin, magari da indossare sopra un l'abito da cocktail di seta rosa pallido arricchito da una cascata di paillettes.