Eleganti e sensuali nei completi rubati al guardaroba maschile

Conserveranno ugualmente fascino, sensualità ed eleganza. Sempre donne, anche se «maschie». Gli stilisti ci hanno provato. Hanno prima sbirciato nel guardaroba da uomo e poi sottratto capi classici e accessori per vestire le donne di questa stagione. Il risultato non ha tradito le aspettative. Il travestimento ha fatto successo. In fondo, non è stato neanche tanto difficile. È bastato mettere addosso a qualche ragazza un cappello tipicamente maschile, un feltro per esempio. Un borsalino o un copricapo in tweed, come quello firmato da Prada. Una camicia ampia, quasi fosse stata appena usato da un uomo. Pantalone a sigaretta. Cinta fine ben stretta in vita. Oppure cucire su misura un tailleur dal taglio aggressivo. Severo anche nel colore. Come il gessato blu indossato in passerella da Naomi Campbell per Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Sguardo da gangster, passo sostenuto. L'incedere sicuro assicura conquiste. E molto potere. Polo Ralph Lauren mette al collo delle donne anche le cravatta. Ci aggiunge una giacca di velluto e una camicia colorata in tessuto pregiato, fazzoletto nel taschino. Solo la tonalità (un viola camaleontico) ci lascia pensare che sotto il vestito ci sia una lei. E non un lui. Senza dimenticare i tessuti di lana inglese che accarezzano un corpo androgino, ma con molto sex-appeal. Elegantissima la donna Ferrè nel suo gessato scuro così femminile. Paul Smith preferisce il nero. Usa un gessato particolare, con una giacca a tre bottoni. Unico tocco al femminile è una candida t-shirt bianca, leggermente ampia quasi cercasse di nascondere forme sinuose. Come fa Max Mara, che copre la nuova dama con un lungo cappottone nero. Lagerfeld fa un salto nel casual. Per il fashion designer, la donna-uomo si rimette il jeans. Stretto e a zampa di elefante. Per coprire la parte superiore, un gilet colorato. Magari rosso. Così camuffata, potrebbe sembrare quasi cattiva. Lo sguardo birichino lascia intendere, invece, che si tratta solo di una monella. A guardarle camminare per strade le donne dei nostri giorni, ci fanno tornare alla mente icone del calibro di Marlene Dietrich o Katharine Hepburn. Ossuta, profonda, sicura, la ricordiamo mentre recitava in Sylvia Scarlett nel 1935. Sul set solo tailleur maschili in grigio o in nero. Strettissime cravatte atte a cingere un collo sottile. Anche vestite da uomo, le due attrice non hanno mai perso la propria identità di donne.