Ecco lo Schiaffo una carezza d'uva per il palato

A numero37/b c'è la più colta enoteca d'Italia, precursore di tendenze e novità tanto che anche i simboli delle istituzioni, spesso, si rivolgono qui, da Marco Trimani, per sapere come rappresentare l'Italia a tavola. Marco Trimani è uno dei più bravi enotecari d'Italia, con la passione del vino e del servizio. Tra i primi, quindici anni fa, aprì il Trimani wine bar, a fianco dell'enoteca, con l'idea di far assaggiare le sue scoperte enoiche accanto a qualche piatto della tradizione, oppure a salumi e formaggi selezionati. Ma l'entusiasmo di Marco, uomo di cultura, talvolta schivo, oggi è per il vino di produzione propria. Sembra quasi che non possa scindere, come nella tradizione degli antichi vinattieri, l'attività di mescita da quella di vignaiolo. Così, ha acquistato nella sua Anagni, la tenuta Colacicchi, gente legata alla musica e al buon vino. Dai poderi di quei sei ettari di proprietà ha tratto 25 mila bottiglie che sono un gioiello e soprattutto uno schiaffo a chi per anni non ha creduto nei grandi rossi laziali. E Schiaffo è il nome del suo vino di punta, ovvero di una sfida giocata con il cesanese d'Affile imparentato con merlot e cabernet, quasi a voler dire che gli uvaggi internazionale traggono vantaggio anche dalla Ciociaria. E che bel rosso fitto scende nel bicchiere; che eleganza nobile hanno i profumi di rosa e spezie con l'accento erbaceo e fresco del cabernet. Un gran bel rosso, di corpo, caldo, dal carattere vellutato e austero. Si affiancano a questo gioiello anche il Torre Ercolana e il Romagnano rosso, sempre con le stesse uve, ma lavorate con metodi diversi, mentre l'afflato per il territorio Marco lo interpreta con il Romagnano bianco, frutto di quattro vitigni autoctoni (malvasia, passerina, romanesca, fiano) e un tocco di chardonnay. Chapeau maestro! Enoteca Trimani, via Cernaia 37/b, tel. 06 64469661