NUTI AL FESTIVAL DELLA COMMEDIA DI MONTECARLO

«Perchè nessuno si ricorda del 1984, quando dopo aver vinto il Festival di Nizza, misi in guardia sul fatto che stava nascendo la tv commerciale, e che il signore che c'era dietro era Berlusconi: allora lui fondò, insieme a Cecchi Gori, la Penta, e da allora - sottolinea il regista e attore - sono scomparse le società di distribuzione. Ormai ci sono solo la 01 e la Medusa. Il tutto, con una piattaforma unica: Sky». Così Nuti, a Montecarlo con Massimo Ferrero, che produrrà il prossimo film di Claudio Fragasso, «Sangue freddo» che vedrà il ritorno dopo 4 anni dell' attore al cinema, parla della crisi della celluloide. Per Nuti il nostro cinema va protetto dalle major americane che invadono le poche sale e dallo strapotere televisivo. Ricordando il suo ritorno al cinema, dice: «Quattro anni fa, con "Caruso zero in condotta" feci un flop e fu un flop giusto; ma è anche vero che nel passato io ho fatto arricchire molti produttori, facendo 16 commedie di grandissimo successo». Sempre per Nuti, il cinema deve essere legato all' artigianato e non può essere un cinema-azienda. «"Caruso Paskoski, di padre polacco"- racconta - uscì in 28 copie, delle quali 20 in Toscana, per volontà di Paolo Ferrari, della Columbia, che secondo me dovrebbe andare in pensione. Il film fece poi oltre 15 miliardi». In «Sangue freddo», Nuti interpreterà un commissario: «Sarò un personaggio negativo». Per quel che si annuncia un thriller psicologico, figureranno nel cast anche Alessandro Benvenuti nel ruolo di un professore universitario, e Antonella Ponziani, Luca Lionello e Massimo Bonetti. Infine, Nuti ha annunciato che scriverà un libro dal titolo «Occhio Pinocchio» ed ha spiegato «non a caso si chiamerà così (riferendosi al suo film flop) perchè vi racconterò quello che c'è stato dietro la vicenda ed anche un po' della mia vita.