di STEFANIA MORDEGLIA MAGIA nella magia.

Dalle 16,30 di domani la Salani mette infatti in vendita «Harry Potter e l'Ordine della Fenice», tradotto da Beatrice Masini. Una prova in più che, quando si parla di Harry Potter, nulla è affidato al caso. Tutte da capogiro le cifre che ruotano attorno al libro: 24 euro il costo, 810 le pagine, 600 mila le copie per la prima tiratura. L'orfanello ormai quindicenne, con gli occhiali e la cicatrice a saetta sulla fronte, ha grosse responsabilità. Il suo nome si trascina dietro, come un'enorme carovana, milioni di tasselli di ogni genere che appartengono allo stesso enorme puzzle: quello del marketing. Sicuramente neppure la sua autrice, la scozzese Joanne K. Rowling, si sarebbe aspettata tali prodigi, compresi i guadagni derivati dai 200 milioni di copie finora vendute nel mondo, che l'hanno fatta diventare più ricca della Regina Elisabetta. Ma se questo è un aspetto che riguarda il suo patrimonio (di 450 milioni di sterline) altri coinvologono l'umanità intera. Harry Potter incombe ovunque: in libreria, al cinema, nei negozi di giocattoli, nelle scuole, su internet. Navigando con google si trovano la bellezza di 5.840.000 siti in spagnolo, inglese, russo, tedesco, italiano, francese, che parlano di Harry Potter. Ma anche il pianeta che gli ruota attorno gode di considerazione: l'acerrimo nemico Voldemort è citato in 61 mila siti, Hagrid, il gigante buono, in 58.800, il gioco del quidditch in 131 mila, Privet Drive, dove abitano gli antipaticissimi zii del maghetto, fa capolino in 21.400 siti, compreso uno che vende la casa in mattoncini della Lego. E che dire del boom delle vendite di scope di saggina in Gran Bretagna? Il mito della scopa volante ha costretto il ministero dell'Ambiente e degli Affari rurali a stanziare fondi per sostenere la crescita di aziende operanti nel settore. Il fenomeno Harry Potter ha rivoluzionato poi il settore dell'editoria per ragazzi. La saga del maghetto ha senza dubbio risvolti positivi, come la presenza di sentimenti buoni, il senso dell'amicizia e le trovate fantastiche (si pensi alle gelatine Tuttigusti+1 o alle Cioccorane), l'aver riportato i ragazzi a leggere, ma il mercato editoriale è stato influenzato in gran parte da quelli negativi: le mostruosità che ruotano intorno a Tu-Sai-Chi, che in ogni nuovo libro riappare con sembianze sempre più agghiaccianti. Ebbene, sulla scia del mago del male il mercato dell'editoria continua a sfornare libri (possibilmente a puntate) in cui trionfano l'horror e il grottesco in tutte le salse. Questo per cercare di far passare il tempo ai giovani lettori fra una puntata e l'altra della saga. La più prolifica è probabilmente la Salani. Si pensi a «Il conte di Karlstein e la leggenda del demone cacciatore» di Philip Pullman o alla triologia di Eddie Dickens «Casi di evasi», ma anche la Piemme Junior si dà da fare, fra la «La Scuola degli Acchiappadraghi» di McMullano e «Le cronache di Merlino» di Mino Milani. Ma torniamo al nostro Harry Potter, che nella nuova puntata sta per iniziare il quinto anno a Hogwarts. Harry sa che l'Oscuro Signore è tornato e attende terrorizzato le conseguenze: ma nella vita dei babbani (gli esseri privi di poteri magici) tutto sembra procedere come sempre. Perfino Ron ed Hermione, i suoi migliori amici, nelle loro lettere sono sfuggenti ed evasivi, e nemmeno Silente si mette in contatto con lui. Harry si sente isolato e, proprio quando inizia a pensare che deve assolutamente fare qualcosa per dare una svolta alla situazione, le sue vacanze finiscono in modo drammatico. In questo nuovo anno a Hogwarts Harry vedrà sconvolte molte certezze e scoprirà che Voldemort non è l'unico nemico.