«Un disco per l'estate» deludente

La conduttrice si è circondata di un gran numero di giovani comici le cui battute ed i cui interventi, diluiti durante tutto l'arco della trasmissione, si sono rivelati scarsamente interessanti, all'insegna di un'ironia banale e superficiale che ha contribuito alla diminuzione del gradimento del pubblico. Purtroppo, secondo la tendenza televisiva della stagione appena conclusa e ricalcando l'esempio di «Zelig», si tende ad infarcire qualsiasi trasmissione con comici che, troppo spesso, si rivelano scarsamente efficaci, incapaci di un linguaggio finemente umoristico, attraverso il quale incidere positivamente sui telespettatori. La padrona di casa ha cercato di imporre alla sua presenza un aplomb ed una dignità che, purtroppo, si perdevano nella grande banalità di una formula troppo scontata. L'inconveniente delle trasmissioni musicali che approdano in video, è rappresentato proprio dalla incapacità di costruire intorno alle canzoni ed agli interpreti la conveniente atmosfera necessaria per far accettare al pubblico l'insieme di musica ed intrattenimento. Una necessità televisiva sempre più evidente, altrimenti ogni tentativo di far approdare la musica, soprattutto quella giovanile in video, naufraga contro le buone intenzioni. La prima serata di «Un disco per l'estate» ha deluso proprio per l'incapacità degli autori di inserire le canzoni in un adeguato contesto. Bisognerebbe insomma convincere il pubblico a «vedere» la musica oltre che ascoltarla alla radio. Uno dei pochi momenti salienti lo ha offerto Massimo Ranieri. Mar. Cat.