IN OMAGGIO all'indimenticabile Tazio Nuvolari, di cui ricorre il 50/esimo anniversario della morte, è ...

L'arte del movimento dal Futurismo alla Video Art», inaugurata ieri nella Casa del Mantegna, dove rimarrà fino al 28 settembre. Il mito della velocità, inteso come nuova bellezza dinamica del reale, fu infatti uno dei principali motivi ispiratori del Futurismo. Partendo da questo movimento la mostra documenta come questa concezione si sia sviluppata attraverso i movimenti e le forme creative che si sono succeduti. Centocinquanta le opere esposte, tra dipinti, disegni, sculture, installazioni, video, immagini digitali. A conclusione del percorso artistico è stata sistemata la Ferrari T4 numero 12 di Gilles Villeneuve, il pilota che, secondo i critici, più assomigliava a Nuvolari. Si parte dalle «velocità simultanee» del Futurismo per passare ai dinamismi dell'astrattismo con opere di Boccioni, Balla, Severini, Carrà, Russolo, Dottori, Crali, Sironi. Una particolare sezione è dedicata al tema della raffigurazione della velocità attraverso la presenza delle macchine da corsa. È stato un tema ripreso anche da Balla, Depero, Sironi e quindi da Cambellotti, Sassu, Korompay, Usellini, Bertini, Rotella, Scarpitta, Canogar, Piacentino, Boetti, Schifano, Del Pazzo, Nespolo, Lodola, Spoldi. Si passa quindi alla «pittura d'azione», che pone come valore fondamentale d'espressività la velocità d'esecuzione dell'opera. Lo documentano opere di artisti come Fontana, con le veloci sequenze di «tagli» e «buchi» sulla tela.