ATTESA da lunga pezza dal popolo italico e, soprattutto, dalle sue fragili Istituzioni musicali e dalle ...

Escluso ne sarà il musicologo. Nulla abbiamo contro tale esclusione. Ciò che ci lascia un poco imbarazzati è l'inclusione del «regista» come eventuale direttore artistico del teatro. Tralasciando l'osservazione che son stati i registi i maggiori colpevoli dell'irrefrenabile fuga del pubblico dalla scena lirica in ragione delle loro buffoncelle ed asinine messinscene, come potranno essi governare la produzione musicale d'un teatro se a fronte d'una partitura annasperanno quali creature nigeriane alle prese con rimoti cartigli neogotici? Invocheranno il sostegno dei soprintendenti, loro pure ignari affatto della scrittura musicale? S'indaghi all'uopo se mai è frullato in capo a qualcuno di commettere una collana di poesia ad un analfabeta. (E. Cav.)