Tartt, il sud degli States è un giallo di donna

E tuffatevi con coraggio e con grandi aspettative in quelle 680 pagine. Che Donna Tartt ha riempito con il suo secondo romanzo, a ben undici anni dal folgorante esordio di «Dio di illusioni». Lasciatevi coinvolgere dall'inquietante copertina, piccolo capolavoro grafico della Rizzoli, perché quello che vi attende all'interno è in perfetta sintonia con il volto (di bambino o di bambola?) che ci fissa dal frontespizio del libro. Undici anni, quindi, spesi dalla Tartt per regalarci qualcosa di unico. Un giallo, una spietata analisi dell'America, anzi del profondo Sud degli States (siamo ad Alexandria, cittadina di provincia del Mississippi), una acuta riflessione sul pianeta donna in una società che da rurale si sta trasformando nella più grande potenza industriale del pianeta. «Il piccolo amico» è tutto questo e, quel che più conta, tutto questo affronta con i giusti toni e con una prosa che, grazie anche alla perfetta traduzione di Idolina Landolfi e Giovanni Maccari, ti prende e ti appassiona sin dal lugubre prologo. Lugubre perché vi si parla della misteriosa morte di un bambino, Robin Cleve Dufresnes, ucciso impiccato ad un albero nel giardino di casa in occasione della Festa della Mamma. La tragedia segnerà la vita dell'intera famiglia. La madre Charlotte vegeterà per il resto dei suoi giorni, la sorella più grande di Robin, Allison, tirerà via la giovane vita dormendo la gran parte del tempo. Il padre abbandonerà la famiglia, cancellando subito ogni presenza maschile in quel clan di donne, infoltito dalla decisa nonna Edie e dalle sue tre sorelle. Ma soprattutto il tragico evento darà una svolta all'esistenza di Harriet, sorella minore di Robin, che all'epoca del delitto aveva meno di un anno. Undici anni dopo la piccola Cleve Dufresnes si getterà anima e corpo nell'impresa di scoprire e punire l'assassino del fratello. In questo aiutata dall'amico e coetaneo Hely, vera àncora di speranza al maschile in uno scenario che relega gli uomini a mere comparse ininfluenti o a turpi individui abbrutiti da una società in pericolosa crisi. Bellissime le pagine che Donna Tartt ci regala descrivendo una fetta di America che vive tra paludi e serpenti, dove la fede religiosa sconfina troppo presto nel fanatismo e dove, soprattutto, nonostante la presidenza Kennedy stroncata nel sangue e le lotte di Martin Luther King, il razzismo striscia sull'asfalto come un cobra pronto a colpire. Insomma qui si racconta del delitto e della morte per capire e affrontare le difficoltà della vita. Donna Tartt «Il piccolo amico» Rizzoli 680 pagine, 18 euro