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Piscine e palestre aperte. Tutte le regole da rispettare e gli obblighi per i gestori

Damiana Verucci
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Da questa mattina cade uno tra gli ultimi divieti dell'era Covid, riaprono piscine e palestre in tutta Italia o quasi perché la Lombardia dovrà attendere almeno un'altra settimana. Per circa 10 milioni di italiani che si allenano frequentemente quella di oggi è una data attesa anche se non sarà un ritorno tra i più rilassanti perché le regole sul distanziamento diventano in questi ambienti ancora più severe.  In sala e in vasca gli accessi saranno più che dimezzati; in palestra la distanza richiesta è infatti di un metro quando non ci si allena e di due quando si usano pesi o attrezzi vari. In piscina, invece, bisogna garantire 7mq di superficie acquatica ciascuno. Calcolando che mediamente una piscina sportiva misura circa 426 metri quadri si potrà stare in vasca al massimo in 60. Quasi tutte le palestre e i centri sportivi stanno suggerendo ai loro soci di prenotare gli allenamenti sia individuali che in gruppo e alcuni consigliano di non sostare più di 90 minuti ad allenamento per consentire agli altri di poter entrare e allenarsi a loro volta. Ci sarà poi da sottoporsi al termoscanner perché se si ha più di 37,5 di febbre si torna a casa. Tra le linee guida per chi ricomincia dopo due mesi e più di lockdown c'è anche il divieto di fare sport con le stesse scarpe con cui si entra in palestra e di usare gli armadietti riponendo però gli indumenti nella propria borsa. Poi una bella pulita con igienizzanti e disinfettanti vari e si può iniziare ad allenarsi anche senza mascherina purché la stessa venga usata negli spazi comuni. Una volta preso il peso o l'attrezzo ginnico o usata la macchina che si vuole (e che si trova libera) bisognerà disinfettarla prima di rimetterla negli appositi spazi ad uso comune. Restano chiuse, invece, le eventuali aree benessere presenti all'interno dei centri sportivi fino a data da destinarsi.  Niente impedisce di usare lettini nelle aree esterne, se presenti, adiacenti magari alla piscina. Ma gli stessi devono stare ad un metro di distanza ed essere disinfettati ogni volta che vengono lasciati. Si potrà usufruire dell'aria condizionata sebbene i centri debbano garantire una pulizia di filtri e griglie costanti e comunque bisognerà favorire in modo periodico l'areazione naturale per il ricambio dell'aria. Finito l'allenamento si potrà usufruire della doccia ma anche in questo caso assicurando il metro di distanza.  Resta da capire quanti avranno voglia di tornare in palestra o in piscina a queste condizioni; molti gestori si stanno organizzando per continuare a portare la palestra a casa dei clienti come hanno fatto in questo periodo di chiusura. E c'è già chi, tra i nostalgici degli allenamenti pre covid, già dice che non ci pensa proprio a sottoporsi a tutte queste regole e ad allenarsi tornerà non prima di settembre, ottobre sperando in un allentamento delle misure. Insomma, anche per questo comparto, la ripresa potrebbe non essere affatto facile.

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