il bando

Paura della movida, in arrivo 60mila assistenti civici nei Comuni. Sorveglieranno le distanze

Dario Martini

In arrivo 60mila assistenti civici per sorvegliare gli italiani affinché rispettino le distanze di sicurezza decise per contrastare l'epidemia da coronavirus. A preoccupare il governo e gli amministratori locali negli ultimi giorni sono anche gli episodi sempre più frequenti di persone che si ritrovano, magari la sera per un aperitivo, e che finiscono per creare assembramenti rischiosi. Gli assistenti civici, però, non avranno solo il compito di vigilare sulla movida, si occuperanno anche di fornire assistenza alle persone più deboli e agli anziani. "In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 assistenti civici. Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali; saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile, che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale, e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione". Ad annunciarlo sono il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari. "Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità - aggiunge il ministro Francesco Boccia - c’è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città. I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli assistenti civici per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico". "Sono stati i volontari, con noi amministratori - conclude il presidente Antonio Decaro - a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità".