IL COMMISSARIO PER L'EMERGENZA

Arcuri: mascherine gratis nelle scuole per la maturità, Immuni parte a fine mese

Katia Perrini

Tutto a posto. Le mascherine ci sono e non saranno vendute a prezzi esorbitanti. La partita delle mascherine può considerarsi quindi «risolta». A metterlo nero su bianco è il commissario all’emergenza Domenico Arcuri. L’uomo individuato dal governo per l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale accetta il consiglio di «mordermi la lingua e tenermi i sassolini nelle scarpe» e, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, cita Giovanni Falcone al grido di «meglio fare che lamentarsi». Arcuri vuole far parlare i numeri che, a suo dire, gli danno ragione. «Questa settimana abbiamo distribuito oltre 43 milioni di mascherine, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza», spiega zittendo poi anche le polemiche sul prezzo calmierato a 0.50 centesimi. «Le libertà del mercato vanno difese fino alla morte ma non quella di arricchirsi calpestando il diritto alla salute di tutti, ricchi e poveri», il pensiero del commissario che annuncia l’inizio della produzione italiana di mascherine con le prime che andranno a personale medico e ai farmacisti. «Il costo di produzione è 0,12 centesimi», ripete per ben tre volte nell’ormai usuale conferenza stampa settimanale. A tal proposito a inizio settimana è previsto anche la firma del protocollo con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per la produzione nelle carceri. E per settembre, in vista del ritorno a scuola, si lavora alla distribuzione di mascherine per il personale docente e gli studenti. Le prime saranno disponibili già per il 17 giugno per gli esami di maturità. «Devono essere fatti in assoluta sicurezza», dichiara Arcuri. Intanto, con la curva dei contagi che sembra non risalire, il commissario invita comunque tutti a essere responsabili «a partire dai più giovani». Nel frattempo lunedì partirà l’indagine sierologica che «consentirà di avere delle indicazioni per fronteggiare meglio il virus». Nessun ritardo pure per la app Immuni. Il commissario assicura che «non ci saranno ritardi», si partirà « a cavallo della fine del mese». Secondo Arcuri, inoltre, è necessario evitare che i reagenti per i tamponi «diventino la mascherine della fase due». Le acquisizioni continuano e l’obiettivo resta quello di arrivare a quota 100mila tamponi al giorno «malgrado gli scettici». Infine arriva un niet alle patenti di sicurezza per i turisti. L’importanza, specie per il Sud, è troppo grande e la parola d’ordine è e deve essere buonsenso.