la cooperante liberata

Silvia Romano convertita, caos sul post di Enrico Mentana e Auschwitz. Interviene l'ambasciata polacca

Giada Oricchio

Botta e risposta sulla liberazione di Silvia Romano, la cooperante milanese, rapita 18 mesi fa in Kenya, tra Enrico Mentana e l’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma. Il direttore del TGLa7 scrive: “A chi fa insensati paragoni, ricordo che Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia e che Hitler era cattolico battezzato”. E l’Ambasciata reagisce: “Eravamo occupati dai nazisti, il paragone è sbagliato”. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Enrico Mentana (@enricomentana) in data: 11 Mag 2020 alle ore 4:45 PDT Il ritorno a casa di Silvia Romano, ostaggio di terroristi per 18 mesi tra il Kenya e la Somalia, è stato salutato dagli italiani con commenti di odio e di disprezzo sui social. Il direttore del TGLa7, Enrico Mentana, ha provato a zittire i leoni da tastiera con un post su Facebook: “A tutti quelli che in queste ore fanno orrendi e insensati paragoni con chi tornò da Auschwitz (come quel consigliere regionale leghista che ha scritto "avete sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?") voglio solo sommessamente ricordare che il campo di Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia, e che lo stesso Hitler era cattolico battezzato e cresimato. Provate a riformulare il paragone ora...”. Visualizza questo post su Instagram Non è un fesso qualunque, l'autore di questo orrore è stato eletto due volte: a sindaco di Ovindoli e a consigliere regionale in Abruzzo. Per la Lega Un post condiviso da Enrico Mentana (@enricomentana) in data: 11 Mag 2020 alle ore 3:21 PDT Il confronto è stato come gettare benzina sul fuoco e ha suscitato le proteste dell’Ambasciata di Polonia a Roma che ha replicato su Facebook. Sul profilo ufficiale dell’Ambasciata si legge: “A seguito delle parole del direttore Enrico Mentana riteniamo doveroso sottolineare che affrontando temi così complessi bisogna stare estremamente prudenti, evitare generalizzazioni ingiustificate e penalizzanti che sono sempre pericolose e impediscono un dibattito onesto”.  Per approfondire leggi anche: Silvia Romano e l'Islam: la conversione una mia scelta E poi la precisazione: “Ė vero che la Polonia ai tempi della Seconda guerra mondiale era molto cattolica. Ė necessario però, sempre e soprattutto, sottolineare che durante quel conflitto globale la Polonia ERA OCCUPATA DAI NAZISTI, quindi ogni affermazione che può suggerire o far presupporre che Auschiwtz era stato costruito in Polonia, perché essa era cattolicissima, mettendo quindi in relazioni questi due elementi, è PROFONDAMENTE SBAGLIATO, INGIUSTO e INGIUSTIFICATO. Il più grande campo di concentramento è stato localizzato in Polonia, ma certo non per questa ragione, ma piuttosto è in Polonia che viveva il maggior numero di ebrei in Europa e che la posizione era facilmente raggiungibile da trasporti da tutti i territori occupati dai nazisti”. Una risposta che ha accesso gli animi su Twitter. Gli utenti del social ne hanno approfittato per pungere il direttore: @gavigneri scrive: “In quattro righe l'ambasciata di #Polonia spiega i trent'anni di giornalismo di #Mentana”; @tonydrago: “E ggnente, certe figure di me*da si potrebbero evitare, soprattutto quando si cerca di difendere l'indifendibile”; @simo_bass: “#Mentana approfitta, per difendere le posizioni di #SilviaRomano e farsi figo, di attaccare come sempre la Lega infangando calunniando spargendo #FakeNews storiche su #Polonia e Hitler”; @albiuno: “E’ ora di cambiare mestiere”; @andrea_pecchia: “Tra un po’ ci invade la Polonia per colpa sua”.