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Il coronavirus viaggia fino a 6-8 metri e oltre. Lo studio che cambia tutto

Persone in fila al supermercato (LaPresse)

L'Oms pronta a modificare le linee guida. Il Covid-19 resiste anche nei respiratori delle terapie intensive

Davide Di Santo
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Il coronavirus viaggia nell'aria per metri, molto più lontano di quanto si è pensato finora. Secondo uno studio del Mit le goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto possono raggiungere rispettivamente fino a sei e otto metri di distanza. Ma le microparticelle più piccole di Covid-19 possono viaggiare nell'aria anche per distanze ben più lunghe. Per questo le mascherine diventano essenziali nella lotta alla diffusione del contagio.  Non solo goccioline di tosse, starnuti e contatto dunque. Secondo recenti studi riportati dall'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti in una lettera al capo delle politiche scientifiche della Casa Bianca, il SarsCov2 è stato trovato in campioni d'aria raccolti a oltre 1,8 metri distanza tra due pazienti. Per approfondire leggi anche: Un altro mese e mezzo in quarantena Ora anche l'Organizzazione mondiale della sanità è pronta a rivedere le sue misure guida. Lo ha fatto sapere il direttore responsabile dell'Oms, David Heymann, annunciando alla Bbc che "stiamo studiando le ultime evidenze scientifiche". Mancano studi completi e ci vorranno settimane o mesi per averli,  ma secondo le ultime evidenze il virus  resiste nell'aria molto più tempo di quello che si pensasse, ipotesi che spiega i dati di contagio negli ospedali tra operatori sanitari. Infatti il Covid-19 potrebbe sopravvivere non solo nel respiro umano ma anche in quello prodotto dalle macchine, ad esempio nelle rianimazioni, esponendo ulteriormente il personale sanitario. 

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