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Filo di speranza per il Lazio: il contagio da Covid-19 rallenta

Incremento di 210 casi positivi in 24 ore: meno del 10% per il secondo giorno consecutivo. Sei decessi e 36 guariti in più

Carlantonio Solimene
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Un filo di speranza per il Lazio. Il bollettino giornaliero dei nuovi casi di Coronavirus, infatti, fa segnare oggi 28 marzo in tutta la giornata un incremento di 210 positivi al Covid-19, con 6 deceduti (la metà del giorno precedente). Cifre che fanno segnare una frenata dell'epidemia con un tasso "d'avanzamento" inferiore per il secondo giorno consecutivo al 10%. Le persone che non ce l'hanno fatta, sottolinea la Regione, sono tutte in età avanzata o con gravi patologie pregresse. Aumentano invece i guariti, che con i 36 di oggi arrivano a 200. Mentre sono usciti dalla sorveglianza domiciliare 7.491 persone. Infine, il dato di Roma città è il più basso da inizio settimana con 38 nuovi casi. Ad oggi, in totale, nel Lazio sono risultate positive al Covid-19 2.505 persone. «Oggi registriamo un dato di 210 casi di positività e un trend che si conferma sotto al 10 per cento per il secondo giorno consecutivo - commenta l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato -. Più del 40 per cento dei casi di oggi sono concentrati nelle province di Frosinone e Rieti (88 casi) e la maggioranza di questi casi è legata ai cluster delle case di riposo e residenze per anziani, mentre il dato di Roma città è il più basso da inizio settimana con 38 casi e per la prima volta ci sono ospedali nella capitale, come il San Giovanni, che nelle ultime 24h non hanno preso in carico nessun paziente positivo al Covid". Questi dati - continua l'assessore - ci dicono che non bisogna abbassare la guardia, dobbiamo assolutamente continuare nelle misure di contenimento e nella più alta sorveglianza delle strutture per anziani che oggi rappresentano la vera frontiera dell'epidemia nella nostra regione. Proseguono i controlli in tutta la regione sulle Case di riposo in collaborazione con le Prefetture. Continuano ad essere in aumento i guariti che nelle ultime 24 ore salgono di 36 unità arrivando a 200 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 7.491 e si dimezzano i decessi che sono 6. Aumentata la rete dei laboratori con Viterbo, l'ospedale San Camillo, l'ospedale San Giovanni e l'Istituto Zooprofilattico per sopperire con scorte autonome alla difficoltà dell'approvvigionamento dei reagenti e dei kit estrattivi. Accordo infine - conclude D'Amato - tra l'ospedale pediatrico Bambino Gesù e il policlinico Umberto I per la gestione in sicurezza dell'oncologia pediatrica».

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