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Migliaia di "esaminati"? Falso. Ecco perché le persone testate sono molte di meno dei tamponi

L'inchiesta di Youtrend: molti pazienti sottoposti svariate volte alle analisi. Per questo il numero degli esami è fuorviante

Carlantonio Solimene
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La verità sulla letalità del Coronavirus rischia di diventare un mistero. A svelarlo è un articolo di YouTrend sul numero dei tamponi effettuati. Che svela come il dato finora annunciato e aggiornato dalla Protezione civile non sia relativo al numero di persone "tamponate", ma al totale degli esami fatti. E, siccome ogni persona viene sottoposta a più di un tampone, specie i guariti, che devono farne due consecutivi negativi per poter dire di aver superato la malattia, il numero di "tamponati" è inferiore rispetto a quello dei tamponi effettuati. E, di conseguenza, la percentuale della mortalità in questa particolare relazione è destinata a salire. Lo spiega bene l'articolo di YouTrend nel passaggio dedicato alla Toscana. "Nel bollettino di ieri si spiegava che sono stati eseguiti 15.701 tamponi su 14.149 casi. C'è quindi una differenza di 1552 tamponi, presumibilmente eseguiti su persone già testate in passato. È pari al 9,88% del totale. La Toscana ieri riportava però solo 51 guariti. Anche escludendo dal computo il doppio tampone per i guariti (per un totale di 102 test) si hanno 1.450 tamponi in eccesso, segno che in alcuni casi anche i positivi sono sottoposti a più tamponi. Una delle spiegazione è il fatto che mentre si ricerca la negatività a seguito della guarigione clinica si scopre che in realtà il paziente è ancora infetto". Appare così impossibile sapere quante persone in Italia siano state sottoposte al test e svolgere una qualsiasi analisi. "Le regioni e la Protezione Civile - conclude YouTrend - dovrebbero valutare la possibilità di fornire più chiaramente il numero di persone testate, per garantire una maggiore trasparenza con l'opinione pubblica".

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