il farmaco giapponese

Coronavirus, c'è una speranza? È pressing sull'antivirale Avigan. L'Aifa valuta

Silvia Sfregola

Dopo la diffusione virale di un video su Facebook sull'antivirale Avigan arriva dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia l’annuncio dell’avvio anche in Italia della sperimentazione da parte dell'Aifa sul farmaco giapponese che potrebbe contrastare la diffusione dei contagi di Covid-19. Ma l'Agenzia del Farmaco frena e precisa: "Ci sono scarse evidenze scientifiche sull’efficacia. Domani ci riuniamo per valutare". E mentre il filmato girato da un farmacista italiano, Cristiano Aresu, che vive in Giappone, rimbalza di bacheca in bacheca sui social, le istituzioni delle regioni più colpite dall'epidemia di coronavirus premono per la sperimentazione già autorizzata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La questione del farmaco Avigan - che potrebbe essere efficace nella cura delle polmoniti Covid-19 - arriva anche sul tavolo del bollettino quotidiano della Protezione civile. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli spiega: "L'agenzia italiana del farmaco, il comitato tecnico scientifico prendono in considerazione tutte le opzioni terapeutiche. Ma un conto è parlare di opzioni da testare e validare, un altro è definire alcune opzioni come la soluzione di un problema così importante". Sul caso l'Aifa dovrebbe decidere domani, ma non senza anticipare fin da subito che al momento "ci sono scarse evidenze scientifiche". Intanto l'assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione della Lombardia, Davide Caparini, interviene in diretta Facebook sulla pagina di Lombardia Notizie online, l'agenzia di stampa della Giunta regionale ed esordisce: "La prevenzione è l'atto più importante, l'atto di responsabilità che ognuno di noi può fare". "Sono molte le sollecitazioni da parte vostra - ha detto Caparini rivolgendosi a chi stava seguendo la diretta - a proposito di un video circolato dalle primissime ore della giornata di un italiano in Giappone che parlava dell'Avigan o T-705 ovvero il Favipiravir, farmaco utilizzato in Giappone per l'influenza per cui l'Oms ha dato l'autorizzazione alla sperimentazione". "Domani il Comitato tecnico scientifico di Aifa - ha proseguito Caparini - esaminerà il farmaco per decidere chi potrà fare questa sperimentazione. Se approvato dal Comitato tecnico scientifico di Aifa, l'Avigan sarà disponibile poi per la sperimentazione nei nostri ospedali. Entro 3-4 settimane sapremo se il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale che potrebbe essere efficace nel contrastare l'infiammazione alla base delle gravi polmoniti tipiche del Covid-19 è efficace. Vogliamo dare risposte rapide e affidabili puntando su terapie d'impatto, capaci di cambiare il decorso della malattia e aumentare l'indice di guarigione".