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Il Carnevale di Venezia sospeso per Coronavirus. Zaia: misure drastiche ma necessarie

Silvia Sfregola
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È emergenza in Veneto per il Coronavirus che ha contagiato almeno 25 persone in tutta la regione. Oltre al focolaio di Vò Euganeo, si sono ammalati anche due ottantenni che abitano nel centro storico di Venezia. Il governatore Luca Zaia ha annunciato misure drastiche, raccolte in un'ordinanza firmata anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. Bloccate tutte le manifestazioni pubbliche e private, chiusura delle scuole, delle università e dei musei fino al primo di marzo, incluso il Carnevale di Venezia. Tra i pazienti in cura, il caso più grave è quello dei due anziani veneziani. La vicenda "dei due ottuagenari ricoverati all'ospedale civile di Venezia in terapia intensiva ci preoccupa non poco - ha sottolineato Zaia - Non hanno avuto contatti con la comunità cinese, stiamo ricostruendo la loro storia e procedendo, come da protocollo, per fasi concentriche per risalire ai contatti avuti da loro". Nel frattempo, dalla mezzanotte di domenica non sarà possibile festeggiare il famoso Carnevale di Venezia, che ogni anno richiama turisti da tutto il mondo con un indotto importante per la città lagunare, già duramente provata dall'acqua alta, e piazza San Marco sarà interdetta alle maschere. "È il provvedimento più grave, che un presidente di Regione non vorrebbe mai prendere, ma bisogna farlo, e saremo seguiti da altre regioni per il bene dei cittadini pur sapendo quante difficoltà ciò comporterà: è la partita peggiore che sia toccata al Veneto". E ancora: "Chiediamo la comprensione da parte dei cittadini - ha aggiunto Zaia -, non è un momento facile, ma è pur vero che con i dati che abbiamo oggi possiamo veramente pensare di circoscrivere il contagio. Guardiamo al futuro con positività, cerchiamo di chiuderlo bene e di non uscirne con le ossa rotte: evitare le aggregazioni è un sacrificio, ma noi lavoriamo per la salute dei veneti e solo per quello". L'ordinanza prevede la disinfezione dei treni regionali e non, la sanificazione degli autobus e dei vaporetti a Venezia, e ci sono anche raccomandazioni comportamentali per i cittadini, dal lavarsi mani a non avere rapporti ravvicinati tra persone. Ma non è finita: le istituzioni stanno valutando la chiusura forzata dei centri commerciali. Nel frattempo porte chiuse anche per i luoghi di culto come le basiliche di Sant'Antonio e San Marco. La Diocesi di Venezia ha anche disposto la sospensione delle messe, delle celebrazioni per la Quaresima, di battesimi, prime comunioni e cresime fino all'1 marzo. I fedeli sono invitati "alla preghiera e alla meditazione" in privato. Fermi anche cinema e teatri in diverse località. I divieti sono tassativi e se il primo di marzo sarà necessario, ha rimarcato Zaia, "l'ordinanza sarà reiterata".

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