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Coronavirus in Lombardia, l'assessore Gallera: "Restate a casa". Isolate Codogno e Castiglione

I contagiati dal Coronavirus a Lodi sono tre: sessanta persone sono già in quarantena

Silvia Sfregola
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Il bilancio dei contagiati dal Coronavirus in Lombardia si aggrava e sale a sei: i primi infettati, da dove il focolaio è partito, sono un 38enne di Codogno, nato a Castiglione d'Adda, (in provincia di Lodi) e ricoverato da mercoledì sera a Codogno in terapia intensiva. Poi sua moglie, incinta all'ottavo mese, e un amico, entrambi ricoverati in isolamento al Sacco di Milano. L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in conferenza stampa conferma: "Sono sei i casi di positività al Coronavirus in Lombardia e chiede di non uscire di casa. "Restate a casa" è l'appello per evitare l'eventuale diffusione del virus in questo momento critico. Il trentottenne ricoverato all'ospedale di Codogno (Lodi), risultato positivo al Coronavirus, è in prognosi riservata con insufficienza respiratoria. L'uomo che lavora in una multinazionale a fine gennaio sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina. Altri due avrebbero contratto il virus: la moglie ed una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38enne. Per approfondire leggi anche: Primo italiano contagiato in Lombardia: inizia l'incubo? "Il paziente ricoverato al Sacco sta bene" fa sapere l'assessore mentre la situazione della moglie del primo ricoverato "è positiva". Più grave invece il 38enne in prognosi riservata, con un'insufficienza respiratoria che, al momento, non gli consente il trasferimento. "Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda, di Codogno e di Casalpusterlengo, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali" viene ribadito. In quarantena al momento circa 60 persone. L'assessore in conferenza stampa ha spiegato che "sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell'ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente risultato positivo al Coronavirus. Abbiamo tutti i tamponi pronti. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori". Sono una sessantina le persone che sarebbero entrate in contatto con il 38enne ricoverato a Codogno: per loro scatterà la quarantena Nel frattempo il premier Conte invita alla calma: "Abbiamo sempre adottato in accordo con il ministro della Salute Speranza e altri ministri una linea di massima prudenza e precauzione, questo ci consente anche di scacciare anche qualsiasi allarmismo e panico. Dovete fidarvi di quello che vi dice il ministero della Salute, siamo già al livello di massima precauzione" ha dichiarato il presidente del Consiglio parlando del Coronavirus cinese con i giornalisti a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. "Abbiamo certificato questi tre nuovi casi nel Lodigiano, il ministro ha appena adottato una nuova ordinanza. Continuiamo a mantenere altissima la linea della precauzione", ha spiegato Conte. L'ordinanza del ministro Speranza "prevede misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo - spiega il dicastero della Salute in una nota - Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali".

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