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Coronavirus, l'atto d'accusa di Burioni: la politica ha sbagliato. Stop ai virologi della domenica

Katia Perrini
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"La notizia che speravamo non arrivasse è arrivata". Così Roberto Burioni sui primi casi di coronavirus in Italia (quindici in Lombardia e due nel Veneto, per il momento). Il virologo attacca duramente la politica sulla gestione dei contagi. "Tutto questo ci fa capire quanto fossero sbagliate alcune declamazioni tranquillizzanti di certa politica nei giorni scorsi". E ancora: "Non bisogna prendere la situazione alla carlona". E poi la stoccata: "Speriamo che questa volta i politici non si abbandonino alla solita faciloneria tranquillizante". Basta ai "virogi della domenica", è il messaggio dell'illustre virologo.  Burioni, è il momento di dire basta a "esitazioni, polemiche e divisioni". Tra le cose da fare immediatamente, spiega il virologo sul sito Medical Facts, innanzitutto «bisogna individuare e isolare tutte le persone entrate in contatto con questi malati. Meglio isolarne venti di più, che venti di meno. Parliamo di due settimane d'isolamento, non di dieci anni di carcere duro. Un piccolo sacrificio, che sono sicuro questi cittadini sapranno fare per il bene pubblico». Secondo, «bisogna evitare che altre persone infette arrivino in Italia a diffondere il virus. Per questo, isolamento di tutte le persone che arrivano dalla Cina». Secondo Burioni non è la salute non è di destra e non è di sinistra ed è una pessima idea utilizzarla a fini elettorali. Spero che i cittadini saranno spietati nelle urne contro chi sarà così spregiudicato da farlo. Nel frattempo, niente paura, ma basta faciloneria. Quello che c'è da fare è chiarissimo, facciamolo e basta. 

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