il furto alla rinascente

Magliette rubate, Marco Carta assolto: "Erano un regalo di compleanno a sorpresa"

Giada Oricchio

Prove contraddittorie e insufficienti e l’ipotesi di un regalo di compleanno sono alla base della sentenza di assoluzione per Marco Carta. Sono state depositate le motivazioni della sentenza del 31 ottobre scorso con cui il giudice Stefano Caramellino ha assolto “per non aver commesso il fatto” il 34enne cantante sardo dall’accusa di aver rubato 6 magliette del valore di 1200 euro lo scorso 31 maggio alla Rinascente di Milano. Nelle 34 pagine del dispositivo si legge: “Il movente dichiarato da Fabiana Muscas, consistente nel volere fare un regalo di compleanno a sorpresa a Marco Carta corrisponde a una eventualità non certo remota né congetturale, bensì oggettivamente riscontrata nel caso concreto, poiché coerente con l’effettiva data di compleanno di Marco Carta, dieci giorni prima del fatto”. Insomma, voleva fargli la festa e per poco non ci è riuscita, ma in un altro senso. Secondo il magistrato, “l’ipotesi ricostruttiva alternativa” fornita dalla difesa “è confortata da elementi di conferma”, mentre la testimonianza del vigilante del grande magazzino è “gravemente inattendibile” perché le affermazioni “descrivono fatti materiali incompatibili con quanto obiettivamente emerso dalle registrazioni video e sono caratterizzate da genericità e obiettiva inesattezza”. L’uomo della sicurezza aveva dichiarato che Marco Carta e l’amica Fabiana Muscas erano usciti dalla Rinascente ed erano stati invitati a tornare indietro, una volta nel negozio avevano ammesso il furto mostrando il contenuto della borsa. Per il giudice “è in sostanza ragionevole ammettere che gli autori del verbale di sommarie informazioni formato nell’immediatezza del fatto abbiano costantemente avuto, nel corso dell’intera redazione del verbale, un imperfetto controllo”. Inoltre il verbale sarebbe stato redatto con la relativa rapidità e “al termine di una giornata di lavoro piuttosto pesante, per l’eccezionale afflusso di consumatori in occasione del venerdì nero”. Fabiana Muscas, l’infermiera di 53 anni la cui posizione è stata stralciata, ha chiesto di poter svolgere lavori di pubblica utilità in un’associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari e il prossimo 17 dicembre il giudice si esprimerà sulla richiesta.