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Lega e M5s litigano anche sui migranti. Salvini sfida il Tar: "La fermerò lo stesso"

Il ministro dell'Interno: "Non voglio essere complice dei trafficanti". Ma la Trenta manda in soccorso navi della Marina

Carlo Antini
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Alta tensione al largo delle coste italiane con il solito protagonista: Matteo Salvini. Al tredicesimo giorno in mare si è infatti scongelata la situazione della Open Arms, che si sta dirigendo verso Lampedusa. Sulla nave ci sono 147 migranti: il Tar ha disposto la sospensione del divieto di ingresso in acque italiane dell'imbarcazione spagnola per consentire il soccorso dei migranti. Ovviamente però il Capitano non ci sta, annunciando che non consentirà lo sbarco. Un dejà-vù già visto in questi 18 mesi certo, ma qui c'è anche la polemica con Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha infatti inviato una lettera a Salvini, con in copia i ministri dei Trasporti Danilo Toninelli e della Difesa Elisabetta Trenta, chiedendo di dare assistenza e mettere in sicurezza i minori sulla Open Arms. La risposta? «Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una nave di una Ong che però è straniera, in acque straniere - chiosa da Genova - Gli risponderò garbatamente, non si capisce perché debbano sbarcare in Italia». Il Tar del Lazio la pensa diversamente: c'è una situazione di «eccezionale gravità e urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi a bordo della nave». Ecco allora che è arrivata una disposizione inedita: la sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo. «Non so quanti giorni resisteremo, potremmo avere tra mezz'ora uno scontro e un ferito grave, o peggio qualcuno potrebbe morire a bordo a causa di violenza. Sarebbe un dramma, sarebbe imperdonabile», aveva avvertito poche ore prima il fondatore dell'ong spagnola Proactiva Open Arms, Oscar Camps. La nave avanza a circa tre nodi e dovrebbe arrivare nelle prime ore di Ferragosto nel porto di Lampedusa. Al momento non è sola: due navi della Marina Militare la stanno monitorando a distanza, il ministro Trenta sta seguendo la vicenda e ha preso contatti con il Tribunale dei minori di Palermo dopo essersi accertata delle condizioni dei 32 minori a bordo, di cui 27 non accompagnati. Trenta ha dato mandato al Capo di Stato Maggiore dalla Difesa Vecciarelli di far avvicinare le due navi della Marina in modo da essere pronti ad un eventuale trasferimento. Una decisione che di certo non piacerà all'ormai ex collega del Viminale con il quale c'erano stati vari attriti anche ai tempi della Sea Watch 3. «Grillo e Renzi vogliono riaprire i porti, ma con me rimangono chiusi», è il solito mantra del leader leghista. Che ha già fatto ricorso urgente al Consiglio di Stato contro il Tar: una nuova guerra legale per decidere il destino di quasi 150 persone in mare da due settimane.

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