senza scrupoli

Rifiuti usati come fertilizzanti, maxi-blitz tra Lazio e Campania

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Andrea Ossino

Rifiuti spacciati come fertilizzante. È un’operazione importante quella che ha portato al sequestro di 18 aziende e all’iscrizione nel registro degli indagati di 23 persone. Secondo la procura di Roma, che ha coordinato l’operazione realizzata da carabinieri e polizia, i rifiuti provenienti da diversi comuni della provincia di Latina, e anche dalla Campania, venivano lavorati in maniera non adeguata. Evitando di rispettare i tempi e le lavorazioni necessarie per il compostaggio, i rifiuti solidi urbani venivano interrati nei campi, grazie anche alla collaborazione di proprietari terrieri compiacenti che non si sarebbero fatti scrupoli, ricevendo in cambio denaro dalle aziende coinvolte. Così facendo i terreni coltivati sarebbero state inquinati, con grave danno per la salute e per l’ambiente.