Le indagini

Omicidio di Pescara, sequestrate due auto in uso al cugino di Alessandro Neri

Nunzia De Girolamo

Continuano senza sosta le indagini per far luce sull'omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore (Pescara) ucciso con due colpi di pistola. I carabinieri oggi hanno sequestrato a Giuliano Teatino (Chieti) nella villa di Gaetano Lamaletto, nonno materno di Alessandro ucciso a Pescara la settimana scorsa, un'Audi Q5. Mentre nell'azienda di famiglia, a Orsogna (Chieti), hanno sequestrato una Mercedes. Le auto risultano in uso al cugino della vittima. Più in generale sono in corso perquisizioni e sequestro di materiale ritenuto di possibile interesse. Al momento non ci sono indagati.  Al lavoro anche il Nucleo di polizia economico finanziaria della Finanza di Pescara per ricostruire e approfondire gli aspetti patrimoniali del contesto familiare. Gli accertamenti riguardano anche i movimenti economici del ragazzo e sono finalizzati ad individuare eventuali elementi utili alle indagini. Intanto, ieri i carabinieri del Ris di Roma hanno analizzato l'automobile del giovane, una Fiat 500 di colore rosso trovata parcheggiata mercoledì scorso in via Mazzini, a Pescara, a circa sei chilometri dal luogo del ritrovamento del corpo. Il materiale repertato è ora al vaglio degli investigatori e bisognerà attendere qualche giorno per capire se possa fornire un contributo alle indagini. Elementi utili potrebbero arrivare dai tabulati telefonici del ragazzo per ricostruire le sue ultime ore di vita e dalle immagini delle videocamere di sorveglianza che si trovano nella zona dove è stata parcheggiata la Fiat 500. Nei giorni scorsi dall'autopsia, eseguita dal medico legale Cristian D'Ovidio, è emerso che sono due i colpi, esplosi a distanza ravvicinata, che hanno raggiunto Alessandro: quello mortale alla testa, il secondo all'emitorace. Il 29enne, terzo di quattro figli, viveva a Spoltore. Il padre Paolo Neri, è un disegnatore di gioielli a Firenze. La madre, Laura Lamaletto, appartiene ad una famiglia di imprenditori titolari di una delle più importanti imprese di ceramica e mattonelle del Venezuela. Un patrimonio costruito dal nonno materno di Alessandro, Gaetano Lamaletto, partito da Giuliano Teatino (Chieti) negli anni Cinquanta e rientrato nei primi anni Novanta in Abruzzo, dove ha creato ad Orsogna (Chieti) la nota azienda vitivinicola Il Feuduccio.