Il caso Macerata

Il nigeriano in carcere. Ma non per omicidio

Valeria Di Corrado e Silvia Mancinelli

Non ci sono elementi certi per dire che Innocent Oseghale abbia ucciso Pamela Mastropietro. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Macerata, Giovanni Manzoni, ha convalidato il fermo eseguito dai carabinieri mercoledì scorso e disposto la misura cautelare in carcere soltanto per i reati di vilipendio, soppressione e occultamento di cadavere. Il gip, infatti, non ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per quanto riguarda l’accusa di omicidio volontario, contestata dalla Procura guidata da Giovanni Giorgio. Questo perché il medico legale Antonio Tombolini, in un primo referto consegnato ai pm, ha dichiarato di non essere in grado per il momento, in base agli elementi acquisiti finora, di dire se la diciottenne romana sia stata uccisa oppure sia morta a seguito di una overdose di stupefacenti. La ragazza, oltre ad avere un passato di tossicodipendenza, che aveva portato i genitori ad affidarla alla comunità di recupero "Pars" di Corridonia, dalla quale era scappata lunedì scorso, la mattina successiva ha acquistato una siringa da 5 milligrammi nella farmacia di via... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI