IL CELEBRE CHEF AVEVA 87 ANNI

È morto Gualtiero Marchesi, addio al re della cucina italiana

Silvia Sfregola

È morto oggi nella sua casa di Milano all'età di 87 anni Gualtiero Marchesi, chef celebre in tutto il mondo e considerato il fondatore della "nuova cucina italiana". Era nato nel capoluogo lombardo il 19 marzo 1930 da una famiglia di ristoratori di San Zenone al Po, in provincia di Pavia, nella quale aveva apprezzato fin da bambino il mestiere che avrebbe portato avanti per tutta la vita.  Addio al papà della cucina italiana Primo 3 stelle Michelin italiano, Marchesi è stato innanzitutto un innovatore. "Due aggettivi si rincorrono nel tentativo di avvicinarsi il più possibile all’idea e alla realtà della cucina di Gualtiero Marchesi" si legge sul sito dello chef alla voce filosofia - cucina totale e cucina ri-creativa. "Totale, perché la cucina è cibo, ma anche e soprattutto imbandigione, la capacità cioè di curare la messa in scena della materia e ri-creativa perché una cucina ricreativa si rinnova, non si arrende all’evidenza delle mode o degli interessi costituiti, ma ricrea, vivifica un desiderio di semplicità e di bontà, scaturito dal fatto che il cibo ci sostiene e ci dà piacere. In altre parole ci ricrea, quotidianamente, più volte al giorno". La carriera da chef Marchesi ha il primo approccio con la gastronomia ancora giovanissimo, nella cucina dell’albergo "Mercato" di proprietà dei genitori. La sua formazione professionale inizia al Kulm di St. Moritz e alla scuola alberghiera di Lucerna in Svizzera. Tornato in Italia lavora all’albergo "Mercato" dove propone una cucina d’avanguardia che attinge ai testi classici. Successivamente perfeziona le sue tecniche in alcuni dei migliori ristoranti francesi quali il "Ledoyen" a Parigi, "Le Chapeau Rouge" a Digione e il ristorante dei fratelli Troisgros a Roanne. Tornato in Italia nel 1977, inaugura a Milano il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva riscuotendo un immediato successo: una stella della guida Michelin, due stelle nel 1978. Le migliori guide lo propongono ai vertici della ristorazione e nel 1985 la Michelin, per la prima volta in Italia, attribuisce al suo ristorante le tre stelle. Il boom negli anni Ottanta È nell’arco degli anni Ottanta che esplode tutta la creatività di Marchesi. Nessun ambito è escluso: dalle pentole ai piatti, alle posate, ai bicchieri, alle tovaglie fino a progettare e a realizzare una cucina avveniristica. Si afferma il progetto di una cucina totale, modellata sul contenuto e il contenitore, il cibo, la tavola e il servizio. Nel 1986 viene insignito "Cavaliere della Repubblica" e nello stesso anno gli viene consegnato l’Ambrogino d’Oro. Nel 1989, primo in Italia, riceve il premio internazionale "Personnalité de l’année" per la gastronomia. Nel 1990 viene fregiato dal Ministro della Cultura e della Comunicazione Francese Jack Lang, dell’onorificenza di "Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres". Nel 1991 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo nomina "Commendatore". Gli esperimenti Negli anni Novanta, l’attenzione di Marchesi si sposta verso i nuovi modelli di ristorazione: apre un bistrot, un brunch e un caffè sul tetto del Duomo al settimo piano della Rinascente di Milano e a Londra, un Ristorante Gualtiero Marchesi all’interno dell’Hotel Halkin. Una svolta importante arriva nel 1993, quando decide di lasciare Milano e ritirarsi in Franciacorta, creando il Relais & Chateaux L’Albereta di Gualtiero Marchesi. Passano pochi anni e, attratto dalle nuove tecnologie, nel 1998, progetta un negozio per la vendita di piatti pronti sottovuoto a due passi da via Montenapoleone. Nel triennio 2000-2002 Gualtiero Marchesi viene eletto Presidente dell’Euro-Toques International, associazione che raccoglie quasi 3.000 Chef di altissimo livello in Europa. Apprezzato in tutto il mondo Il nuovo millennio è segnato da un turbine di iniziative: apre a Parigi, in Place Vendôme, il ristorante Gualtiero Marchesi per il Lotti che ottiene dopo appena un anno la stella Michelin e l’anno dopo restaura il più antico ristorante di Roma, l’Hostaria dell’Orso, ottenendo anche lì una stella, a un anno dall’apertura. Un’estrema curiosità lo porta a esplorare il mondo delle crociere, aprendo due ristoranti a bordo delle ammiraglie della Costa Crociere. Dopo aver ricevuto, nel 1998 il glorioso Premio Artusi, nel 2002 l’Accademia Internazionale della Gastronomia gli conferisce il Grand Prix "Mémoire et Gratitude", il premio più importante dato dall’Accademia allo chef che nella storia ha lasciato un segno, durante una cerimonia storica a Lione, con altri grandi chef della gastronomia internazionale. Non si tratta del solo riconoscimento di tale prestigio: nel gennaio 2009 Marchesi riceverà a Madrid il Grembiule d’oro insieme ad altri dieci cuochi internazionali che hanno influenzato la cucina dell’ultimo decennio.  Il 19 marzo 2010, in occasione dei suoi ottant'anni, nasce la Fondazione Gualtiero Marchesi che ha come missione la diffusione del bello e del buono in tutte le arti, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla cucina. Nel 2017 gli è stato attribuito alla Camera dei Deputati il "Premio America" della Fondazione Italia Usa.