IL CASO IN TRIBUNALE

Se sparli del capo su WhatsApp perdi il lavoro

Enrico Lupino

Uno sfogo nella chat dove si scrivevano con i colleghi di lavoro. Parole arrivate all'orecchio del capo, che non ha gradito, e le ha licenziate. Protagoniste della disavventura due impiegate di 29 anni di un'azienda della provincia di Parma nei confronti delle quali il datore di lavoro ha deciso di troncare il rapporto contrattuale. La vicenda prenderebbe le mosse dal contenuto delle discussioni su Whatsapp tenute con altri dipendenti della piccola azienda che opera nel settore del confezionamento di alimentari e ortofrutta. La chat in questione originariamente sarebbe nata per concordare fra i lavoratori eventuali scambi dei turni, salvo poi essere utilizzata per scambiare idee e opinioni fra colleghi. Uno di questi però avrebbe informato i... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI