A VIGEVANO

Presa la baby gang delle stazioni: un 15enne reso schiavo e violentato

Davide Di Santo

Sgominata dai Carabinieri a Vigevano (Pavia) la "baby gang delle stazioni ferroviarie": bulli quindicenni che violentavano e picchiavano. Quattro gli arresti e sei le denunce. Gli accertamenti dei militari la banda di ragazzini avrebbe agito come un "branco" prendendo di mira compagni di classe o vicini di casa più deboli e incapaci di difendersi. Il branco è composto da una decina di ragazzi di "buona famiglia", figli di professionisti, commercianti, impiegati, operai. Cinque in particolari i bruti, tre hanno 15 anni, uno ne ha 16, e c'è anche un tredicenne, non imputabile. Ora sono nell'Istituto Penale Minorile "Cesare Beccaria" di Milano a disposizione del Tribunale per i minorenni. In particolare uno studente di 15 anni è stato oggetto di una vera e propria persecuzione giunta sino vere violenze fisiche ed umiliazioni che venivano riprese con i telefonini. Un modo, oltre che per ridicolizzarlo con gli altri, per aumentare lo stato di soggezione nei confronti del branco. Il ragazzo, al primo anno di un istituto tecnico superiore, era diventato il bersaglio preferito dalla baby gang. A dicembre i "bulli" lo hanno costretto a ubriacarsi e poi lo hanno trascinato in giro per la città legato con una catena come un cane al guinzaglio. In un'altra occasione il giovane è stato denudato, tenuto appeso per le gambe da un ponte e costretto a subire atti sessuali. In entrambi i casi le violenze venivano filmate e diffuse tramite Whatsapp, Twitter, Instagram, Facebook, Telegram, e altri social network. I carabinieri, venuti a conoscenza del caso, hanno convinto i genitori delle vittime a sporgere denunce. Poi in breve tempo hanno individuato i ragazzi che sono stati arrestati per concorso in violenza sessuale, riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, pornografia minorile, violenza privata aggravata mediante lo stato di incapacità procurato della vittima.