CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

Le aziende possono vietare alle proprie dipendenti di indossare il velo islamico

Davide Di Santo

Le imprese private possono vietare ai propri dipendenti di indossare il velo islamico o altri indumenti che siano "visibili segni religiosi". Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea che era chiamata a decidere su due ricorsi provenienti dal Belgio e dalla Francia mossi da donne musulmane licenziate perché si sono rifiutate di lavorare senza il velo.  L'organo di giustizia ha così stabilito che non costituisce una discriminazione diretta la norma interna di un'impresa che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso. La Corte - nella sentenza - rileva però che il divieto "può invece costituire una discriminazione indiretta qualora venga dimostrato che l'obbligo apparentemente neutro da essa previsto comporta, di fatto, un particolare svantaggio per le persone che aderiscono ad una determinata religione o ideologia. Tuttavia, tale discriminazione indiretta può essere oggettivamente giustificata da una finalità legittima, come il perseguimento, da parte del datore di lavoro, di una politica di neutralità politica, filosofica e religiosa nei rapporti con i clienti, purché i mezzi impiegati per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari".