BERGOGLIO E LA PREVENZIONE NELLA CHIESA

Pedofilia, il Papa: non entri nei seminari chi è già stato abusato

Katia Perrini

La pedofilia va combattuta nella Chiesa anche con la prevenzione. "Attenzione a ricevere in formazione candidati alla vita religiosa senza accertarsi bene della loro adeguata maturità affettiva. Per esempio: mai ricevere nella vita religiosa o in una diocesi candidati che sono stati respinti da un altro seminario o Istituto senza chiedere informazioni molto chiare e dettagliate sulle motivazioni dell'allontanamento". A lanciare questo monito è Papa Francesco che affronta anche il tema degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici nell'intervista (anticipata in parte dal Corriere della Sera) per il numero 4000 della Civiltà Cattolica. "Se sono coinvolti religiosi, è chiaro che è in azione la presenza del diavolo che rovina l'opera di Gesù tramite colui che doveva annunciare Gesù. Ma parliamoci chiaro: questa è una malattia. Se non siamo convinti che questa è una malattia, non si potrà risolvere bene il problema", spiega Francesco che ricorda un dato molto inquietante "circa gli abusi sessuali: pare che su 4 persone che abusano, 2 siano state abusate a loro volta. Si semina l'abuso nel futuro: è devastante". "Personalmente - confida - ho molto a cuore il tema del discernimento. Il discernimento accomuna la questione della formazione dei giovani alla vita: di tutti i giovani, e in particolare, a maggior ragione, anche dei seminaristi e dei futuri pastori. Perchè la formazione e l'accompagnamento al sacerdozio ha bisogno del discernimento. Al momento è uno dei problemi più grandi che abbiamo nella formazione sacerdotale. Nella formazione siamo abituati alle formule, ai bianchi e ai neri, ma non ai grigi della vita. E ciò che conta è la vita, non le formule. Dobbiamo crescere nel discernimento". Secondo Francesco, "la logica del bianco e nero può portare all'astrazione. Invece il discernimento è andare avanti nel grigio della vita secondo la volontà di Dio. E la volontà di Dio si cerca secondo la vera dottrina del Vangelo e non nel fissismo di una dottrina astratta".