SPARATORIA IN ABRUZZO

Vasto, Fabio Di Lello parla dopo l'omicidio: "Mi ha sfidato non volevo uccidere"

Silvia Sfregola

"Aveva quel solito sguardo di sfida. Sono mesi che lo vedo nei suoi occhi: non ne potevo più". Così Fabio Di Lello racconta il suo dramma al suo avvocato, Giovanni Cerella, mentre è detenuto nel carcere di Vasto, prima dell'interrogatorio di garanzia davanti al pubblico ministero. Sono trascorsi tre giorni da quando ha ucciso con tre colpi di pistola Italo D'Elisa, il ragazzo che a luglio scorso a bordo di una Punto investì lo scooter guidato dalla moglie Roberta Smargiassi, uccidendola. Da allora contro il giovane operaio 22enne era partita una campagna di odio in tutta la città di Vasto. "Non volevo ucciderlo" ripete Di Lello. Le telecamere di sicurezza vicino al bar dove si consuma il dramma riprendono tutta la scena e il racconto che il calciatore del Cupello fa al suo legale corrisponde con quello che si vede nel filmato. D'Elia uscito dal bar stava tornando verso la sua bici. Gli sguardi tra i due si sono incrociati. "Sa che ha fatto? - dice Di Lello - Mi ha provocato come sempre, con quel suo sguardo di sfida. A quel punto non ci ho visto più". Il video su WhatsApp e il tifo sulla Rete Secondo l'avvocato di Di Lello quell'odio covato mese dopo mese dopo l'incidente era esploso a Natale dopo che i siti di informazione locale avevano rilanciato la versione della difesa sulla dinamica dello schianto mortale. Su WhatsApp, intanto, inizia a circolare il video dell'incidente. Dopo la sparatoria e la morte di D'Elisa nascono poi su Facebook due gruppi con il suo nome che "giustificano" il gesto di Di Lello. Il dolore del papà di Roberta: "Adesso tutte le famiglie sono rovinate" "Chiedo scusa alla città a nome di Roberta" dice dopo l'ennesima tragedia Nicolino Smargiassi, il padre di Roberta. Dopo l'omicidio commesso dal genero Fabio Di Lello per vendicare la figlia morta nell'incidente si sfoga davanti alle telecamere e piange. "Fabio è un bravissimo ragazzo, non so cosa gli sia preso. Roberta questo non lo voleva".