Botte alla modella, «Buffoni» in Tribunale

Anche alle star capita di dover leggere il proprio nome nel registro degli indagati o, come in questo caso, nel ruolo che recita i nomi degli imputati e che viene solitamente appeso fuori dalle aule. Ieri infatti è stata celebrata l’udienza nei confronti del noto attore Lorenzo Renzi. Secondo la procura, l’imputato avrebbe maltrattato l’ex convivente «sottoponendola a vessazioni psicofisiche». Anche la vittima ha un nome noto, almeno per gli appassionati di moda. Si tratta infatti dell’indossatrice Ogonya Roselyne Lilion Awuor. Gli inquirenti ritengono che l’attore che nella serie Romanzo Criminale interpretò Sergio Buffoni, il personaggio ispirato al malavitoso Giuseppe Carnovale, avrebbe minacciato di morte l’ex compagna. La «percuoteva con schiaffi e calci, facendola vivere in un clima di terrore» recita il capo d’imputazione. Naturalmente si tratta di un processo in corso e i fatti, che risalgono al lontano 2007, sono tutti da verificare. La relazione tra la modella e l’attore era sfociata dopo poco tempo in una convivenza. «Era stata portata in Italia con mille promesse e l’aspettativa di un futuro roseo garantito da un uomo famoso e innamorato – aveva già affermato l’avvocato che assiste la donna, Cristina Cerrato - Poi le cose sono cambiate». Un rapporto sicuramente poco sereno quello tra Lorenzo Renzi e Ogonya Roselyne Lilion Awuor. La vittima infatti avrebbe denunciato l’accaduto solo dopo quelle che la parte civile aveva descritto come «continue vessazioni psicofisiche». Dalle esternazioni razziali fino alla violenza fisica l’attore, sempre secondo gli inquirenti, non avrebbe fatto trascorrere una vita propriamente idilliaca alla donna. Così nel 2008 i due avevano deciso di separarsi. Anche l’interruzione della relazione era stata burrascosa. La vicenda infatti era approdata tra le aule del tribunale civile di Roma. Dopo un anno, nel 2009, la sentenza aveva però rigettato i reciproci addebiti formulati. La Corte infatti aveva infatti affermato che le violenze e le relazioni extraconiugali denunciate non erano una causa della crisi in quanto avvenute antecedentemente. Neanche l’assegno di mantenimento era stato riconosciuto alla donna. Questa decisione era stata presa dai giudici considerando il basso tenore di vita della coppia. E dopo il sostanziale nulla di fatto presso il tribunale civile, i due, con legali al seguito, avevano spostato la vicenda sul piano penale. La tormentata relazione era quindi approdata presso il tribunale di piazzale Clodio, dove il giudice per le indagini preliminari, Simonetta D’Alessando, aveva rinviato a giudizio l’attore.