Rita Dalla Chiesa: «Disperata per i problemi mai risolti con il fratello»

«Quando Mariastella un anno fa è scomparsa non era stato per un momento di depressione ma per la grande disperazione di non essere riuscita a risolvere i problemi con il fratello Claudio». A raccontare il difficile rapporto tra i due fratelli Giorlandino, è la conduttrice televisiva e giornalista Rita Dalla Chiesa, grande amica dell’imprenditrice romana. Nel giugno scorso, infatti, la titolare dei centri diagnostici Artemisia Lab aveva fatto perdere le proprie tracce per tre giorni da Roma, per poi essere ritrovata a Pompei in stato confusionale. Si era pensato inizialmente a un rapimento, per scoprire che in realtà si era allontanata spontaneamente dalla sua famiglia in cerca di «pace e serenità». Adesso Mariastella Giorlandino, è tornata indirettamente protagonista della cronaca dopo l’arresto del fratello Claudio accusato di stalking proprio nei confronti della sorella e del cognato Carlo De Martino per questioni legate alla gestione dell’attività imprenditoriale di famiglia. Ieri, stretta dall’affetto dei suoi cari nella sua villa sull’Appia Antica, la Giorlandino ha preferito rimanere in silenzio. La Dalla Chiesa lo scorso ottobre durante il ritorno in pubblico dell’imprenditrice, per alcune iniziative presentate in Campidoglio, aveva speso nei riguardi della Giorlandino parole di grande affetto. «Mariastella è una persona straordinaria che si è sempre prodigata per tutti, di una generosità infinta - torna a spiegare oggi Dalla Chiesa - Lei adesso starà soffrendo più del fratello, starà ripercorrendo tutto quello che c’è stato tra di loro. Ha sempre avuto un grande rispetto verso Claudio». Nell’occasione della fuga a Pompei, la doppiatrice Fiamma Izzo, sorella di Simona (entrambe come sorelle per la Giorlandino), aveva raccontato riguardo alla sua scomparsa: «Quando è sparita, ho pensato al peggio. Non credevo si potesse allontanare volontariamente. Fortunatamente ha avuto la forza di reagire a un momento difficile». La Izzo, parlando invece del rapporto tra fratello e sorella, aveva sottolineato «il bene di Mariastella per Claudio, nonostante le vicende legate all’attività imprenditoriale». Mesi prima di allontanarsi da Roma, la manager temeva di essere perseguitata da alcuni stalker e aveva espresso molto disagio per le incomprensioni con il fratello. Poi il 25 giugno la scomparsa. La sua Smart bianca parcheggiata e chiusa a chiave in via Lanciani, vicina a uno dei suoi centri diagnostici. L’ipotesi di un rapimento. L’avvistamento da parte di un capotreno alla stazione di Napoli. E infine tre giorni dopo il ritrovamento a Pompei, da parte di una poliziotta del luogo. La Giorlandino era in una chiesa, intenta a pregare, e in uno stato confusionale. Il ritorno in pubblico soltanto nell’ottobre successivo in Campidoglio per la presentazione di nuove iniziative per l’Artemisia. Architetto, imprenditrice e artista, la manager quest’anno ha aperto un sito dedicato ai suoi dipinti. Proprio grazie alla sua passione per l’arte, iniziata sui banchi di scuola, spiega su internet, è riuscita a «trasmettere al resto del mondo la propria diversità per affrontare la vita e lasciare un messaggio definitivo».