Scontri a Milano, dieci studenti e due agenti feriti

Scontri a più riprese a Milano, oggi, nel giorno della grande manifestazione indetta da CGIL e FIOM contro il Jobs Act del governo Renzi: il bilancio finale è di due funzionari della Guardia di Finanza e dieci studenti rimasti lievemente feriti, tutti medicati all'ospedale Niguarda. Le prime tensioni si sono registrate in piazza Duomo intorno all'una, durante il comizio dei leader CGIL e FIOM Susanna Camusso e Maurizio Landini: un gruppo di antagonisti proveniente dal corteo parallelo, che partiva da Largo Cairoli, ha tentato di raggiungere la piazza e forzare le transenne posto sul sagrato. Gli anarchici hanno esploso una bomba carta e hanno fischiato Susanna Camusso, ma sono stati allontanati dalle forze dell'ordine prima e dal servizio d'ordine FIOM, che si è frapposto in un secondo momento. Nel frattempo, il gruppo principale degli anarchici, che avrebbe dovuto concludere il proprio corteo a Piazza Fontana, è stato bloccato da polizia e carabinieri che volevano evitare l'avvicinamento a piazza Duomo: ne è nato uno scontro, nel corso del quale le forze dell'ordine hanno esploso alcuni lacrimogeni e due agenti della Guardia di Finanza sono rimasti feriti. Polizia e carabinieri hanno bloccato a Piazza Fontana un gruppo di antagonisti e No Tav che tentava di raggiungere Piazza Duomo, e sono seguiti nuovi scontri: studenti universitari e delle superiori hanno provato a entrare nell'Arcivescovado di Milano, dove era in corso un convegno sul tema della scuola al quale presenziava un inviato del ministro dell'Istruzione. Una trentina di poliziotti in assetto antisommossa hanno respinto gli studenti con la forza, provocando alcuni feriti.