Ucciso in un agguato il fondatore di Magic World
È stato ucciso a Giugliano in un agguato l’impreditore Cesare Basile, uno dei soci del Magic World, il parco acquatico di Licola. L’uomo è morto per un colpo di pistola in pieno volto. Il cadavere dell’imprenditore è stato rinvenuto sula Domitiana, nella zona di Varcaturo, vicino ad una pianta. Con il trascorre delle ore, le indagini da parte della polizia hanno escluso che l’omicidio dell’imprenditore 69enne possa essere stato causato da una rapina o da un movente legato ad ambienti della criminalità comune. Il fascicolo è al vaglio della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Non verrebbe esclusa l’ipotesi di un delitto di camorra anche se, per ora, non ci sarebbero indizi concreti per provarlo. Nel 2009, in un’ordinanza, il nome della vittima fu accostato al clan Mallardo. Tre i colpi esplosi con una pistola calibro 22 dall’assassino: hanno raggiunto uno al collo e due al volto l’imprenditore, socio fondatore del parco acquatico. Un quarto, invece, è andato a vuoto. La polizia ha ascoltato nelle ore successive al rinvenimento del corpo senza vita dell’uomo, l’ex assessore provinciale al Turismo, Antonio Di Guida, che ha dichiarato di essere stato con la vittima fino alle 10,15. Di Guida ha raccontato che Cesare Basile si era fatto accompagnare ad un bar, che si trova vicino alla Stazione della Cumana, sulla Domitiana, in quanto aveva un appuntamento con il figlio. Successivamente, quindi, avrebbe incontrato un commercialista. Da allora, dell’imprenditore si sono perse le tracce. Dopo un’ora circa, il figlio di Basile ha chiamato l’ex assessore chiedendo dove fosse il padre in quanto non riusciva a contattarlo telefonicamente. Poi, trascorso altro tempo, proprio il figlio della vittima ha contattato Di Guida per raccontargli quanto era accaduto al padre.