Adamo contro Eva, metafora della realtà in cui si vive al giorno d’oggi

Da sempre, l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, ci hanno abituati a pensare Adamo insieme ad Eva. L'una, l'altra metà dell'altro. Ma c'è stata un'evoluzione nel rapporto uomo-donna. E alla luce dei grandi cambiamenti di ruolo e di contesto nell'ultimo secolo, oggi «Adamo vs Eva» è la situazione storico sociale che si vive. È stato proprio questo il tema conduttore dell'appuntamento tenutosi a Roma il 6 marzo presso la Sala della Mercede di palazzo Marini. Il convegno sviluppatosi sotto forma di talk, anche in diretta su Twitter, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti del mondo politico, accademico e del giornalismo; una platea, dunque, non solo interessata, ma anche tecnica. Tra i presenti: Valeria Fedeli, vice presidente del Senato (Pd), Melania Rizzoli, responsabile Sanità di Forza Italia, Isabella Rauti, consigliere del Min. Interno per le Politiche di contrasto della violenza di genere e del femminicidio, Ginevra Conti Odorisio, storica delle Dottrine politiche e della questione femminile, Mario Puiatti, Presidente nazionale AIED (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica), Andrea Purgatori, giornalista del Corriere della Sera e sceneggiatore. A moderare l'evento il giornalista e scrittore Michele Cucuzza. Si è concretizzato un immediato botta e risposta tra le due relatrici al convegno organizzato dall'associazione Parlamentaria in collaborazione con PressOn, Melania Rizzoli, l'Eva di Forza Italia e Valeria Fedeli, l'Eva del Partito Democratico. Un vero Eva vs Eva. Ma ognuna con le proprie idee, sempre comunque a favore di Eva. «Consiglierei a Valeria Fedeli di suggerire la presenza di una donna nella stanza in cui vengono stilate le candidature», afferma la Rizzoli durante l'incontro. «Se Melania Rizzoli consiglia a Silvio Berlusconi la presenza di una donna nella stanza in cui vengono stilate le candidature io lo dirò a Matteo Renzi», è la risposta della Fedeli. «La violenza è un fenomeno carsico, scorre sotterraneo dietro un'apparente normalità. Per questo non bisogna pensare al femminicidio come a un raptus di follia, il femminicidio è un atto estremo di una catena di violenze. È l'ultimo atto di violenze ripetute, reiterate e spesso denunciate. Il femminicidio è un'idea, un concetto, che attraversa la storia, di una presunta subalternità femminile», lo afferma Isabella Rauti. Le donne i cristalli continuano a dimostrare che non sanno solo pulirli. Anche romperli. Ma la lotta che combattono ogni giorno è contro muri di gomma, di resistenza sociale, di consuetudini stereotipate. Le leggi intervengono per correggere un sistema fallato, ma queste leggi non sono solo per le donne, sono leggi per la società.