Contro la crisi l'Indonesia apre 24 nuovi aeroporti

In Europa c’è la crisi ma in Asia l’economia vola. L’Indonesia è pronta ad aprire dodici aeroporti entro la fine del 2013. A questi andranno ad aggiungersene altri sette il prossimo anno e cinque nel 2015. Lo ha annunciato il ministro dei trasporti E.E. Mangindaan. Con 24 nuovi scali da completare in tre anni l’Indonesia punta ad aumentare le infrastrutture del Paese, i collegamenti aerei e il turismo. Un ambizioso progetto in linea con i programmi di espansione del Piano di sviluppo economico del pease del Sudest asiatico. I 12 aeroporti operativi per il 2013 si trovano lungo tutto l'arcipelago, tantissimi sulle lontane isole ad oriente. La più importante apertura è quella dell’aeroporto internazionale di Kuala Namu che va a sostituire l’affollato scalo di Medan, nel Nord di Sumatra. Gli altri aeroporti più piccoli includono quello di Bungo Muara a Jambi, sempre a Sumatra, l’aeroporto Waisai a Raja Ampat, la destinazione subacquea principale nella Papua, e il Baru Saumlaki nelle Molucche, porta d’ingresso per yacht e navi dall’Australia. Nel frattempo, l’espansione del Soekarno-Hatta International Airport di Jakarta sarà avviata quest’anno, mentre l’espansione del nuovo terminal a Bali dovrebbe essere completato entro giugno, ben prima del vertice Apec fissato per ottobre a Bali. Restyling ed espansione per gli aeroporti di Juanda a Surabaya, East Java, Labuan Bajo, e West Flores, porta d’ingresso per i visitatori diretti al Parco Nazionale di Komodo. Il nuovo Bali Ngurah Rai International Airport, una volta ultimato, sarà in grado di gestire ben 25 milioni di passeggeri l’anno. Il nuovo terminal con un occhio verso il luxury e le tradizioni balinesi, con le sue architetture luminose e contemporanee si estenderà su una superficie di 190.000 metri quadrati. Lo scalo avrà anche una nuova sala di transito, una zona commerciale e tre piani di parcheggio per 1.500 posti auto.