CONTROTEMPO

Il ritorno di Morrissey, gigante indolente del rock

Carlo Antini

Torna a sbilanciarsi. Dopo aver passato il giorno a letto come canta nel primo singolo tratto dal suo undicesimo album solista. Morrissey l'ha intitolato "Low in High School". Uscirà il 17 novembre in cd e vinile colorato dedicato ad appassionati e collezionisti. Da qualche ora ha condiviso il video di "Spent the day in bed", canzone ispirata e ricca di echi e rimandi a un repertorio che affonda le radici nel miglior rock britannico degli anni Ottanta. L'ex frontman degli Smiths, autore col chitarrista Johnny Marr di alcune tra le pietre miliari della scena alternativa degli ultimi trent'anni ("How soon is now?", "Please, please, please let me get what I want", "The Headmaster Ritual", "There is a light that never goes out") continua a saper leggere la realtà meglio di molti altri. Ha saputo rinascere dalle proprie ceneri conservando un'intatta credibilità anche nella sua ormai pluridecennale carriera solista. Passato attraverso il veganismo e la critica a certe ipocrisie del sistema educativo e sociale, nel video di "Spent the day in bed" Morrissey si fa spingere su una sedia a rotelle dall'ex calciatore inglese Joey Barton. Le immagini sono state girate dalla regista Sophie Muller nell'antico Peckham Liberal Club di Londra. In attesa di conoscere le altre canzoni di "Low in High School" e le date europee del suo imminente tour che partirà da Portland il 31 ottobre.