Mulingiani chini

Un piatto unico per il pic nic del 1 maggio, la ricetta calabrese di mamma Elvira

La signora Elvira di Luzzi era una donnina con occhi scuri e capelli nerissimi legati con lo chignon, calabrese doc, solita preparare delle melanzane ripiene da leccarsi i baffi. Me ne da testimonianza la figlia Isabella Altomare, che con un po' di commozione nella voce, mi racconta di quando sua madre, volata in cielo troppo presto, impegnava la cucina per qualche ora cucinando le famose barchette di melanzane, di cui era ghiotto suo figlio Mario Pio. Era usanza infatti che la signora Elvira, nel giorno della Festa della Madonna dell'Assunta in Sambucina in montagna, portasse la sua famiglia a trascorrere qualche ora presso la famosa Abbazia nei pressi di Luzzi, nel cosentino. Un monastero meraviglioso, fondato intorno al 1140, a 750 metri d'altitudine, su un pianoro montano che guarda la Media Valle dei Crati, che rappresentò nella storia il fulcro del monachesimo. All'interno del Santuario, si venera nella chiesa la statua in legno della Madonna Assunta scolpita a figura intera. Purtroppo a seguito dei terremoti che colpirono la zona nei secoli, gran parte del monastero andò distrutto e a oggi del complesso rimane solo la chiesa.
"Nella zona quando ci si recava in visita anni fa, non esistevano bar, ne posti per rifocillarsi. La mamma decideva di preparare questa ricetta che era il nostro pranzo, poiché era un piatto unico: conteneva, pane, salame e verdura. Si poteva mangiare su un prato perché le barchette erano pratiche da divorare col pane, fredde e senza troppe formalità". 
Ora vi racconto come prepararle.
Le melanzane vanno incise a metà lasciando un centimetro dal bordo, la mollica tagliuzzata e le barchette ottenute vanno sbollentate in acqua salata con sale grosso, insieme alla loro polpa. 
Si lasciano sgocciolare e bisogna schiacciare con la forchetta la mollica per compattarla. Va preparato un sugo semplice con basilico e pomodoro insieme a una fettina di peperone verde, olio e sale. Salsiccia stagionata, cacio cavallo calabrese e provolone piccante, tutto da tagliare a pezzettini. In un recipiente versiamo la polpa di melanzane, la mollica di pane, pan grattato, un uovo intero, sale e infine il parmigiano e pecorino oltre al sugo di pomodoro. I formaggi e il pane venivano grattugiati dalla signora Elvira, con una "gratta caso" in legno, fabbricato a mano. Uniamo i pezzettini di formaggi e salsiccia e impastiamo a mano per amalgamare. Facciamo appassire in una teglia dei pomodorini maturi con un giro di olio evo per creare un buon sughetto fresco da utilizzare come fondo della teglia, nella quale andremo a cuocere le melanzane. Allunghiamo con dell'acqua e della passata di pomodoro che abbiamo utilizzato per il ripieno. Prendiamo le barchette, le saliamo all'interno e leggermente all'esterno, con un cucchiaio le riempiamo del ripieno, adagiandole sulla teglia, rivestendo la superficie di sugo e foglie di basilico. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere a fuoco lento sul gas per un quarto d'ora. Finiamo la cottura in forno per gratinare 10 minuti.  
Non è una bellissima idea da preparare per il vostro pic nic del primo maggio?
Io ho già l'acquolina in bocca!


Ricetta barchette di melanzane ripiene 
Quattro melanzane grandi scure
Un litro di passata di pomodoro
Pomodori freschi per la base circa 300 gr
Basilico in foglie q.b 
Sale e pepe q.b 
Pecorino e grana grattugiati 200 gr 
Mollica di pane fresco 500 gr
Pangrattato 150 gr
Un uovo intero 
Salsiccia secca stagionata 250 gr
250 gr di caciocavallo 
250 gr di provolone piccante